giovedì 28 maggio 2015

Almada Negreiros, un trait-de-union tra arti e culture | Pisa, 10-12 giugno 2015

Congresso internazionale
10 | 11 | 12 giugno 2015 
almada negreiros
Un trait-de-union tra arti e culture 
Palazzo Matteucci, Pisa
Piazza Torriccelli 2 – Aula Magna
Da mercoledì 10 a venerdì 12 giugno 2015, presso l’Aula Magna di Palazzo Matteucci a Pisa (P.zza Torriccelli, 2) si svolge il Congresso Internazionale dedicato alla figura di José de Almada Negreiros (1893 – 1970). Disegnatore, caricaturista, illustratore, pittore, poeta, narratore, drammaturgo, ballerino, attore, performer, saggista, Almada Negreiros ha praticato ogni genere di espressione artistica, anticipando spesso i grandi movimenti del Novecento europeo, sia a livello figurativo, sia a livello letterario. 

L’evento, promosso dal Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa, in collaborazione con la Universidade Nova di Lisbona, insieme alle eredi di Almada Negreiros, è l’occasione per
 celebrare il centenario della nascita di “Orpheu”, la rivista più dirompente sulla scena culturale portoghese di inizio secolo XX, catalizzatrice degli intellettuali e degli artisti più importanti e noti del primo Novecento lusitano (con Fernando Pessoa a capofila).
Il congresso internazionale raccoglierà a dibattito studiosi italiani e stranieri che più si sono dedicati alla ricerca sulle varie anime dell’artista; è aperta inoltre al pubblico dal 10 al 27 giugno la mostra Almada Negreiros, artista prismatico (Pisa, Palazzo Matteucci): seguendo il filo rosso offerto dalla celebrazione del centenario della rivista «Orpheu», l’esposizione vuole sottolineare la profonda comunione tra l’artista e lo scrittore, a mo’ di glossa della stessa autodefinizione dell’autore che si firmava «Poeta de Orpheu, Futurista e Tudo» (poeta di Orpheu, futurista e tutto il resto). Prime edizioni, libri d’artista, disegni e un apparato audiovisivo e fotografico, con riproduzioni in grande formato dei ritratti dell’artista e dei suoi interventi grafici su giornali e riviste, segneranno la linea del tempo di una biografia che inizia in Africa (l’artista nacque nell’allora colonia portoghese di São Tomé e Príncipe) e si snoda per l’Europa: Lisbona, Parigi, Madrid.
Per maggiori informazioni:                

sabato 16 maggio 2015

“Dois amigos – Um Século de Música”- tour europeo di Caetano Veloso e Gilberto Gil

Gran rientro dopo 21 anni di assenza come coppia e 4 tappe italiane per i 50 anni di sodalizio


“Encontro de titãs, Os dois filhos mais famosos da Bahia, As personalidades líderes do Tropicalismo”. Queste alcune espressioni usate dalla stampa brasiliana per annunciare quello che già si profila come l’evento dell’estate prossima, ovvero il tour europeo che vede di nuovo insieme -dopo 21 anni di assenza come coppia dal Vecchio Continente - Caetano Veloso e Gilberto Gil per celebrare i 50 anni di sodalizio musicale e di amicizia fraterna. Non a caso, il titolo del tour ai due celeberrimi nomi affianca “Dois Amigos, Um Século de Música”. Le locandine che circolano nei Paesi europei interessati, tuttavia, dalla lingua cara al nostro Blog si adattano all’imperante inglese e il titolo del tour diventa “Caetano & Gil - Two Friends, One Century of Music”.

Delle 15 tappe europee, ben quattro toccano l’Italia, in quest’ordine: il 10 luglio a Chieri (TO) nell’ambito del Festival Beni Comuni; l’11 al Festival di Villa Arconati di Bollate (MI); il 17 all’Arena Santa Giuliana di Perugia nell’ambito di Umbria Jazz Festival; infine il 19 nel cortile d’onore di Villa Manin di Passariano-Codroipo (UD) per Udin&Jazz. Tuttavia, se qualche nostro lettore si trovasse a Lisbona il 31 luglio, segnaliamo che potrà godersi lo spettacolo al Parque dos Poetas presso l’Eiras Stadium dove si svolge il Cool Jazz Festival.

Poiché in Italia la notizia è arrivata quasi in sordina, ci si poteva illudere che fosse più facile accaparrarsi un posto per ascoltarli dal vivo a luglio. Ma è bastato tentare l’acquisto dei biglietti on line per constatare che molte poltrone erano già prenotate, segno che il tam tam è circolato come un fulmine mobilitando l’esercito di estimatori. Maggior enfasi all’evento è stata riservata da mezzi d’informazione di altri Paesi. I media brasiliani ne hanno parlato molto, soprattutto pregustando gli show che i loro beniamini terranno in patria a tour europeo terminato, nel secondo semestre dell’anno. In Portogallo la memoria è andata a 46 anni fa, quando Caetano e Gilberto erano intervenuti al programma Zip Zip nel Teatro Villaret di Lisbona e le immagini di quello spettacolo erano state poi recuperate dal documentarista Mateus Machado per realizzare il documentario “Tropicália” (2014). 

Il Diário de Notícias ricorda l’avvenimento con queste parole: “Quando Caetano Veloso e Gilberto Gil passaram por Lisboa a 4 de agosto de 1969 não tinha passado ainda um mês desde que ambos tinham abandonado o Brasil, depois de terem passado dois meses na prisão e outros quatro em prisão domiciliária. Como figuras de proa do movimento Tropicália, a atitude destas duas vozes subversivas - prosegue l’articolo firmato da João Moço - era não só uma ameaça ao regime militar que tinha sido instituído no Brasil em 1964, como ia contra o cânone que a esquerda de então queria estabelecer, abraçando ambos tanto a cultura pop britânica e americana como os ritmos tradicionais do nordeste brasileiro”.

A considerarlo come l’evento di maggior rilievo nella programmazione 2015 è il festival di Montreaux (Svizzera) che ospiterà lo spettacolo il 15 luglio. Il comunicato ufficiale del festival usa parole che tradiscono l’emozione, quando scrive: “Il Brasile non potrebbe darci un’eccitazione maggiore di questo dialogo chitarra e voce tra i due figli più famosi di Bahia”. Sottolinea inoltre come “l’avventura musicale e politica di Caetano e Gilberto sia la prova che alcune amicizie costituiscano di fatto momenti di svolta” e non esita a definirli “fratelli”. A proposito di Montreux, una curiosità: Gilberto Gil ha avuto modo di raccontare un episodio chiave della sua vita legato proprio a uno spettacolo tenuto nella località svizzera nel 1973, quando si apprestava ad abbandonare la musica. Fu il forte impatto sul pubblico del suo show - riferisce il comunicato del festival elvetico - che lo convinse a cambiare idea.

Dell’imminente tour europeo, si sa per ora che la coppia si affiderà solo a chitarra e voce, ma resta top secret il repertorio. Manca ancora tempo, visto che il primo appuntamento è quello in programma al Concertgebouw Theatre di Amsterdam il 25 giugno. Di qui ad allora circoleranno quasi certamente indiscrezioni, affiorate al momento soltanto a casa loro dove si scommette che il repertorio riserverà qualche sorpresa, oltre ad attingere dai grandi classici. Un sito brasiliano riferisce che i due musicisti, dando inizio alle prove, siano partiti dal celebre brano “Esotérico” (registrato nel 1976 nell’ambito del progetto “Doces Bárbaros” assieme a Gal Costa e Maria Bethânia) e lo inserisce tra quelli destinati a far parte dello spettacolo. In attesa di notizie certe, qui un assaggio della canzone che i due amici avrebbero già provato, postato nella pagina FB di Gil. 

sabato 9 maggio 2015

Seminario Internazionale "Ripensare la decolonizzazione" (Università degli Studi di Milano, 13-14 maggio 2015)


Seminario Internazionale
Ripensare la decolonizzazione. Il Portogallo, l’Europa e il sistema mondiale tra paradigmi teorici e rappresentazione culturale.

MERCOLEDI 13 MAGGIO 2015
AULA MALLIANI (Via Festa del Perdono, 7)

h 9.30  Saluti istituzionali
Marco Modenesi (Direttore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere, Università di Milano)
Emilia Perassi (Senato Accademico, Università degli Studi di Milano)

h 10.00-11.30
Sessione 1ª: Decolonizzare le teorie (I)
Modera: Emilia Perassi
Miguel Mellino (Università degli Studi di Napoli l’Orientale)
Fanon, la decolonizzazione e la questione dell'Umano
Gennaro Ascione (Università degli Studi di Napoli l’Orientale)
Disapprendere la modernità, ripensare il globale
Nicoletta Vallorani (Università degli Studi di Milano)
Pensare obliquo. Le geometrie disobbedienti delle culture subalterne

h 11.30 Intervallo

h 11.45-13.15
Sessione 2ª: La decolonizzazione, il Portogallo e il sistema mondiale (I)
Modera: Vincenzo Russo
Margarida Calafate Ribeiro (Università di Coimbra) / Roberto Vecchi (Università di Bologna)
Os fins do tempo do fim: descolonização, negação, pertença

h 14.30- 16.00
Sessione 3ª: Decolonizzare le storie, decolonizzare gli spazi (I)

Modera: Laura Scarabelli
Cristiana Fiamingo (Università degli Studi di Milano)
Le verità nascoste. Angola, Sudafrica e Namibia: il difficile nodo delle memorie dalla border war
Valerio Bini (Università degli Studi di Milano)
La lunga decolonizzazione delle città africane
Lucio Valent (Università degli Studi di Milano)
Decolonizzazione e decolonizzazioni: una interpretazione storica

h 16.00 coffee break

h 16.15-17.30
Sessione 4ª: Decolonizzare le letterature (I)
Modera: Nicoletta Vallorani
Marco Modenesi (Università degli Studi di Milano)
Un durevole disincanto: la decolonizzazione nello sguardo di Alain Mabanckou e di Emmanuel Dongala
Ada Milani (Università degli Studi di Genova)
Pedagogo da Revolução: Amílcar Cabral e la decolonizzazione delle menti
Claudia Gualtieri (Università degli Studi di Milano)
La decolonizzazione viene dall'Africa

17.30
Proiezione del film-documentario: Labanta Negro di Piero Nelli (1966).Durata: 40 min.
(In collaborazione con l’Archivio audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico di Roma.)


GIOVEDI 14 MAGGIO 2015
AULA SALA CROCIERA ALTA STUDI UMANISTICI (Via Festa del Perdono, 7)

h 9.30-11.00
Sessione 5ª: La decolonizzazione, il Portogallo e il sistema mondiale (II)
Modera: Vincenzo Russo
Livia Apa (Università degli Studi di Napoli L’Orientale)
Decolonizzare il campo letterario. Alcuni spunti su teoria e pratica critica dopo le indipendenze
Valeria Ribeiro Corrosacz (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia)
Una decolonizzazione mai terminata: il “modello” portoghese di colonizzazione in Brasile e la costruzione dell’Altro/a africano/a nell’immaginario razzista
Roberto Francavilla (Università degli Studi di Genova)
Mappe mentali. Metamorfosi dello spazio nella letteratura capoverdiana
h 11.15 Intervallo

h 11.30- 13.00
Sessione 6ª: Decolonizzare le storie, decolonizzare gli spazi (II)
Modera: Valerio Bini
Beatrice Nicolini (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano)
Violenza e armi. Il Mozambico dopo la Decolonizzazione
Maria Benzoni (Università degli Studi di Milano)
La idea de América Latina di Walter Mignolo.  Il punto di vista dello storico
Silvia Riva (Università degli Studi di Milano)
Tra noésis e práxis: letture e riletture della decolonizzazione nella poesia congolese

h 14.30-16.00
Sessione 7ª:  Decolonizzare le teorie (II)
Modera: Laura Scarabelli
Edoardo Balletta (Università di Bologna)
Barocco, Carnevale, Santo Daime: una riflessione ‘decoloniale’ di Néstor Perlongher
Marianna Scaramucci (Università degli Studi di Milano)
Modi di dire l’emergenza decoloniale

h 16.15 coffee break

h 16.30-17.30
Lezione magistrale di Serge Gruzinski

Storicismo, colonizzazione delle memorie e decolonizzazione: tra il Messico della conquista e le città rovinate del Nord (Francia)

domenica 3 maggio 2015

Luiz Ruffato alla Statale di Milano


Uno dei più rappresentativi romanzieri del Brasile contemporaneo, lo scrittore Luiz Ruffato, terrà presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere una conferenza dal titolo Uma ficção sem território - o desenraizamento contemporâneo il 5 maggio alle ore 12,30 in aula M205 (S. Sofia 9) nell'ambito del corso di Letteratura Portoghese e Brasiliana. La lezione sarà in portoghese.
Lo scrittore, pluripremiato in patria e all'estero e tradotto in varie lingue, è in Italia per presentare l'edizione italiana del suo ultimo  romanzo Fiori Artificiali (La Nuova Frontiera, Roma, 2015). Di Luiz Ruffato si possono leggere in italiano i romanzi Sono stato a Lisbona e ho pensato a te Di me neanche ti ricordi. Qui è possibile leggere lo straordinario e al contempo polemico discorso  tenuto da Luiz Ruffato in occasione dell'inaugurazione della Fiera del Libro di Francoforte del 2014 quando il Brasile fu paese ospite: "Uno scrittore alla periferia del mondo".