A música segundo Tom Jobim, il
film-documentario di Nelson Pereira dos Santos, già proiettato in alcuni
festival internazionali, è stato presentato a Cannes, fuori concorso, nella
sezione Proiezioni speciali. Il film, “una bella e nostalgica panoramica di una
Rio de Janeiro degli anni Cinquanta, in bianco e nero, con in sottofondo le note
di Garota de Ipanema”, racconta le canzoni, la poesia e la vita di Antônio
Carlos Jobim, per molti
semplicemente “O Maestro”, uno dei principali compositori brasiliani contemporanei.
La pellicola di Nelson Pereira dos Santos e Dora Jobim, figlia minore del musicista, vuole essere un
omaggio all’artista, scomparso nel 1994, un vero e proprio tributo a colui che
ha contribuito a inventare la bossa nova e
a diffonderla al di fuori dei confini nazionali.
Il film “fa parlare esclusivamente la musica:
in 84 minuti, non c'é infatti una parola”. A música segundo Tom Jobim, è stato ideato e progettato partendo dall’idea che le parole non sono sufficienti a
spiegare o descrivere l’universo della musica di Tom Jobim. Il filo conduttore
della pellicola sono dunque le più famose composizioni del maestro brasiliano,
da “Água de Beber” a “Chega de Saudade” a “Águas de Março”, oltre alla
celeberrima “Garota de Ipanema”, inno alla bellezza della donna brasiliana,
composta insieme a Vinicius de Moraes.
Tuttavia, la scelta
del regista di costruire un un documentario musicale nel senso più radicale del
termine, ha sollevato non poche perplessità da parte dei critici, molti dei
quali sostengono che “la scelta di costruire un documento di puro montaggio può
essere straordinariamente apprezzata solo dai cultori di quest’arte ma risulta,
alla lunga, assai pesante per il resto del pubblico”.
Il documentario fu
iniziato nel 2008 e, nel progetto iniziale, il regista, in collaborazione con
la cantante Miucha, aveva previsto una piccola introduzione fatta da Chico
Buarque, ma l'idea venne presto abbandonata e lo stesso Chico fu d’accordo con
il regista: “O extraordinário universo da música de Antonio Carlos Jobim não
cabe em palavras”. Nelson Pereira dos Santos, uno dei maggiori esponenti
del Cinema Novo, ha voluto rompere le tradizionali barriere del linguaggio, prendendo
le distanze dagli odierni documentari musicali, troppo incentrati su interviste
e testimonianze. In questo modo, ha creato un’opera capace di dare al grande
maestro brasiliano una dimensione universale.
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