giovedì 20 gennaio 2011

Editoriale



Afinal o que importa não é a literatura (…)
Afinal o que importa é não ter medo
(Pastelaria, Mário Cesariny)



“Il diario portoghese” nasce dall’idea di un gruppo di giovani che da anni studiano con passione il mondo lusofono, uno spazio linguistico, letterario e filosofico che si estende dal Portogallo a Timor Est, passando per il Brasile, l’Angola, il Mozambico, la Guinea Bissau, Capo Verde e São Tomé e Príncipe.
L’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere è la promozione delle culture e delle letterature lusofone in Italia, ancora poco conosciute ed esplorate da parte del mercato editoriale e dei lettori italiani, nonostante l’estrema ricchezza di questo mondo, o forse con più precisione, di questi mondi. Se è vero, infatti, che le letterature di lingua portoghese stanno riscuotendo negli ultimi anni un discreto successo (si pensi, ad esempio, agli autori africani), è altrettanto vero che gli strumenti e gli interventi per renderle note al grande pubblico sono ancora scarsi.
Il blog, che prende il nome da un celebre volume dello storico delle religioni rumeno Mircea Eliade, ci è sembrato un ottimo strumento per far conoscere al pubblico italiano le culture di lingua portoghese, non solo attraverso la pubblicazione recensioni, articoli sulle novità editoriali e interviste, ma anche offrendo uno sguardo alla società e al tempo presente in cui vivono quelle culture. D’altro canto, speriamo possa essere utile anche a tutti gli operatori del settore editoriale, contribuendo a delineare un panorama critico e attivo, grazie alla creazione di spazi di dibattito nuovi e attuali, evitando di isolarci nello specialismo e, nel contempo, di cadere in facili banalizzazioni.