sabato 30 luglio 2011

“Luanda International Jazz Festival", tributo al critico Jerónimo Belo

"Luanda International Jazz Festival" è un evento musicale a Luanda, Angola, promosso dal Centro Cultural Português di Luanda e dal RITEK. E' stato dedicato quest'anno a una delle figure più importanti del panorama musicale Jazz angolano, Jerónimo Belo.

Jerónimo Belo nasce nel 1948 a Luanda. Lavora come bibliotecario alla Biblioteca centrale della Facoltà di Medicina e dirige il dipartimento di Informazione e Documentazione dell'Università Agostinho Neto. Sin da giovane, si dedica con passione allo studio del Jazz, ne promuove la divulgazione nel paese, attraverso programmi radiofonici sull'emittente Rádio Nacional "Raízes", "Jazz no Calor da Noite", "Triângulo do Mar".
Secondo il giornalista Reginaldo Silva, Jerónimo Belo "é uma pessoas que dá origem a unanimidades nacionais, quando se trata de falar, discutir, criticar, promover, ouvir e ver jazz em Angola. O que seria do Jazz em Angola, se não tivéssemos tido por cá o Jerónimo, se o JB não nos tivesse feito o favor de ser angolano, de gostar tanto desta manifestação artística e de tudo fazer para partilhar com todos nós esta sua paixão?".

Un'esposizione fotografica, in tributo al critico e divulgatore del Jazz, composta da 64 ritratti di figure leggendarie del Jazz, ha fatto da sfondo alle calde sonorità musicali. La mostra "Jazz a Preto e Branco" è stata inaugurata dalla ministra della cultura Rosa Cruz e Silva, la quale ha riconosciuto il valore e il merito del compositore e critico angolano, per aver contribuito alla diffusione del Jazz in Angola.
Il critico ha riconosciuto che il Jazz si trova in Angola ad un "punto di svolta": "Os que se aventuram neste mundo, como os críticos, jornalistas, artistas e público devem dar o seu saber para o divulgar mais". Ha ricordato poi gli amici e i colleghi che hanno contribuito alla sua affermazione nel mondo del Jazz: José Duarte, Joaquim Miranda, José Manuel Nunes, Arlindo Macedo, Júlio Silva, Aldemiro Vaz da Conceição, Ferreira Marques, José Cunha e Francisco Fernandes.

Il direttore del festival António Cristóvão ha voluto precisare che gli omaggi saranno d'ora in avanti un'azione costante nel programma delle attività del festival: "Não digo que seja todos os anos, mas em algumas edições vamos reconhecer os legados dos que dedicam o seu tempo à divulgação do jazz".

giovedì 28 luglio 2011

Un archivio digitale per l’opera di Gilberto Freyre

Per scrivere la sua opera prima, Casa-Grande & Senzala, il sociologo pernambucano Gilberto Freyre (1900-1987) osservò, fotografò e documentò il Brasile.
Erano gli anni Trenta e, malgrado molti studiosi fossero alla ricerca dell’identità brasiliana, pochi ebbero la capacità di allontanarsi dalle tesi legate all’ideologia dominante. Il difficile compito di individuare dei paradigmi nella miscigenação poteva acquistare importanza solo nelle indagini di un osservatore perspicace come Freyre. Egli prese nota di termini, descrisse indumenti e comportamenti sessuali, e riportò nel dettaglio l’architettura delle residenze con l’obiettivo di spiegare la struttura patriarcale della società in cui viveva. La sua opera rappresentò una vera e propria rivoluzione. Il determinismo sociale e la tesi della cosiddetta “razza inferiore” vennero, allora, distrutti da uno studioso che osò scavare a fondo nelle radici della società brasiliana.

Oltre alle sue opere, conosciute a livello internazionale, il sociologo ci ha lasciato un vasto repertorio di lettere e contributi di amici, archivi fotografici, libri e annunci di giornali. Tutto  questo è ora disponibile sul sito della Fundação Gilberto Freyre, allo scopo di mantenere vive le sue ricerche e continuare un antico progetto di studio della realtà del Nordest del Brasile.

lunedì 25 luglio 2011

Maria Lúcia Lepecki, scrittrice brasiliana, è morta ieri a Lisbona

Sulle principali testate giornalistiche portoghesi di oggi è riportata la notizia della morte della scrittrice e saggista brasiliana Maria Lúcia Lepecki. È morta ieri, a Lisbona, all'età di 71 anni, colpita da un tumore.

Maria Lúcia Lepecki era nata a Axará, nello stato di Minas Gerais, Brasile, ma si era trasferita da vari decenni in Portogallo. Brasiliana di nascita e portoghese di adozione, profonda conoscitrice della letteratura portoghese, aveva studiato a Parigi, vinse la borsa alla fondazione Calouste Gulbenkian e fu professoressa alla Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona. Scrisse la tesi di dottorato su Camilo Castelo Branco, nel 1967, dopo la laurea in Filologia Romanza in Brasile.

Baptista-Bastos dice di Maria Lúcia Lepecki essere stata " uma ensaísta notabilíssima e uma defensora da cultura portuguesa".

Collaborò con varie riviste e giornali portoghesi e stranieri, soprattutto nell'area della letteratura: tra le altre, Colóquio/Letras e il supplemento letterario dello Stato di São Paulo.
Nel 2004, ricevette il premio di saggistica letteraria da parte dell'Associação Portuguesa de Escritores.

mercoledì 20 luglio 2011

A liberdade está a passar por aquí

"Ela é curta, é rápida, é passageira. Ela não dura muito tempo e inclusive ela já se foi"
(Bruno Dorigatti)

Trailer dell’antologia di racconti “Liberdade até agora” presentata in occasione della Festa Literária Internacional de Paraty.
L’antologia, organizzata da Eduardo Coelho (cronista della revista “Ler”) e Marcio Debellian (documentario “Palavra (En)cantada”) e illustrata da Joana Coccarelli, contiene racconti inediti di Alessandra Colasanti, Bruna Beber, Bruno Dorigatti, Carola Saavedra, João Paulo Cuenca, Luiz Ruffato, Manoela Sawitski, Marcelino Freire, Ramon Mello, Tatiana Salem Levy e Tom Zé, oltre a racconti scelti di Afonso Arinos, Antônio de Alcântara Machado, Caio Fernando Abreu, Carlos Drummond de Andrade, Clarice Lispector, Lima Barreto, Lygia Fagundes Telles, Machado de Assis, Mário de Andrade e Sergio Porto.

lunedì 18 luglio 2011

Sebastião Antunes in concerto a Roma

Mantiene la tradizione il Festival Sete Sóis, Sete Luas, e promuove anche quest'anno l'ormai consueto concerto all'interno della splendida cornice dei giardini dell'abitazione dell'Ambasciatore del Portoghese a Roma. L'iniziativa, aperta al pubblico e finanziata dall'Ambasciata del Portogallo e dall'Instituto Camões, vedrà sul palco, alle ore 21.00,  il compositore, cantante e autore Sebastião Antunes.



Sebastião Antunes inizia la sua attività professionale nel 1988 con l'edizione del singolo “Caixinha de Música”, con il gruppo Peace Makers. Più tardi, fonda “Quadrilha”, gruppo di musica folk, ed esplora le sonorità della memoria celtica, legate alla tradizione musicale portoghese.

martedì 12 luglio 2011

Lançamento de livros

Vi invitiamo alla presentazione dei libri “Literaturas da Guiné-Bissau: Cantando os escritos da história” e “Literaturas insulares: Leituras e escritas de Cabo Verde e São Tomé e Príncipe” (Edições Afrontamento).
14 e 15 luglio, ore 19.00, Auditório Ciul (Fórum Picoas Plaza, Lisboa).
Interverranno Laura Cavalcante Padilha, Sílvio Renato Jorge, Inocência Mata, Margarida Calafate Ribeiro, Odete Costa Semedo.



lunedì 11 luglio 2011

“Il Vangelo Secondo Gesù Cristo” sarà adattato al cinema

Il regista Miguel Gonçalves Mendes adatterà al cinema il romanzo “Il Vangelo Secondo Gesù Cristo” di José Saramago.

“É il romanzo di José Saramago che meglio si presta ad essere adattato al cinema”, ha affermato il regista, che, dopo “José & Pilar”, si prepara per il nuovo film. Il progetto è ancora in una fase iniziale. Sarà prodotto dalla Jumpcut, casa di produzione del regista, ma avrà una co-produzione internazionale.
“La lettura della storia è mia”, ma rimane l'essenza del romanzo del Premio Nobel portoghese che tanta polemica causò nel 1990: “la decostruzione dell'immagine di Gesù, la questione della colpa, del libero arbitrio, del Bene e del Male, di sentirci persi, il ruolo stesso della donna, ingiustificato”, elenca il cineasta, ateo, 32enne.

José Saramago, deceduto nel 2010 a 87 anni, nel corso della vita assistette a varie adattazioni cinematografiche dei suoi testi: “Jangada de Pedra”, “Embargo”, e la produzione internazionale “Ensaio Sobre a Cegueira”, del regista brasiliano Fernando Merelles.
Ora é Miguel Gonçalves Mendes ad imbarcarsi nella realizzazione di un lungometraggio, cosciente della difficoltà del progetto, costoso ma anche soprattutto problematico e controverso.

“Il Vangelo Secondo Gesù Cristo”, pubblicato nel 1991, interpreta il testo religioso e racconta la storia di Gesù. L'edizione fu accolta da parte della Chiesa Cattolica non senza critiche.
Al tempo, l'allora sottosegretario alla Cultura, António Sousa Lara, vietò la candidatura del romanzo a un premio letterario, sottoposto a censura e consideranto immorale dai dogmi cristiani. La polemica culminò con la decisione di Saramago di abbandonare il Portogallo, e di trasferirsi definitivamente in Spagna, nell'isola di Lanzarote.
Miguel Gonçalves Mendes si dice pronto ad affrontare le stesse critiche che in passato aveva ricevuto il libro, nonostante “il progetto voglia mettere da parte le polemiche suscitate dal libro al momento della sua pubblicazione ed essere una semplice trasposizione cinematografica di una delle più belle narrative scritte in lingua portoghese”, si legge nella sinossi.

Il regista ha precisato l'importanza della figura narrante all'interno del film, “una specie di coscienza critica e ironica che ci commenta la realtà a cui assistiamo. Ci rendiamo conto solo a metà del film che chi narra è Cristo stesso, o anche il Diavolo”.
Non si conosce ancora la data dell'inizio delle riprese.



domenica 10 luglio 2011

Samba Triste


Omaggio al cantante e compositore Billy Blanco, appena scomparso, autore di grandi successi entrati nella storia della musica brasiliana.

venerdì 8 luglio 2011

Colóquio Internacional: Recepção e Crítica das Literaturas Africanas de Língua Portuguesa

Vi segnaliamo queste interessanti giornate di studio dal titolo “Percursos, Trilhos e Margens: Recepção e Crítica das Literaturas Africanas de Língua Portuguesa”, che avranno luogo a Lisbona il 14 e 15 luglio.

Le giornate sono state organizzate da Margarida Calafate Ribeiro (CES), Jessica Falconi (CES), Elena Brugioni (Universidade do Minho).

                                                                                                                                              
Per maggiori informazioni e per scaricare il programma consultare il sito del CES.

martedì 5 luglio 2011

Pessoa e il cinema



Il prossimo 8 luglio uscirà nelle librerie portoghesi il volume "Argumentos para Filmes", che presenta dei testi inediti di Pessoa strettamente connessi con il cinema. Il volume, curato da Patrício Ferrari e Cláudia J. Fischer, raccoglie le traduzioni di sei soggetti cinematografici, scritti quasi sicuramente nell’epoca del cinema muto. Quattro dei testi, che risalgono agli anni Venti, vennero scritti da Pessoa in inglese con delle indicazioni come "Nota para um 'thriller' disparatado. Ou para um filme" oppure "Meio plano para peça ou filme". Gli altri due, posteriori al 1917 e redatti in francese, sono già stati pubblicati in Francia nel 2007 in un piccolo opuscolo della Pléiade.
La cosa interessante, secondo Cláudia J. Fischer e Patrício Ferrari, è che questi scritti confutano la tesi secondo cui Fernando Pessoa non apprezzava il cinema, una tesi ancor oggi sostenuta in varie opere, come il "Dicionário de Fernando Pessoa e do Modernismo Português", pubblicato nel 2008. Questa affermazione si basava su alcuni frammenti di poesie di Álvaro de Campos, ma anche su testi e lettere in cui Pessoa esprimeva un’avversione alla settima arte.  In questi estratti, riportati nel volume "Argumentos para Filmes", ritroviamo vari riferimenti al cinema, molti in tono dispregiativo, ma è importante capire che le critiche di Pessoa erano orientate al cinema hollywoodiano, che egli considerava superficiale. I testi in inglese sono dei 'thrillers', che a volte ricordano un po’ le commedie di costume, e giocano intorno al tema degli scambi d’identità – e, trattandosi di Pessoa, la questione dell’identità acquista sempre un’importanza fondamentale.
Un ultimo capitolo del libro è invece dedicato agli altri progetti del poeta, il quale, intorno al 1919-1920, aveva intenzione di creare una casa di produzione cinematografica, la Ecce Film, e un’agenzia di propaganda nazionale, chiamata Cosmopolis oppure, più tardi, Grémio de Cultura Portuguesa, che avrebbe dovuto contribuire a diffondere l’immagine del Portogallo nel mondo.




venerdì 1 luglio 2011

Alla faccia dell’FMI. "Lisbona" di Peppe Barra

In un brano ormai di culto, l’invito di Peppe Barra – cantante, attore teatrale e fondatore negli anni Settanta della Nuova Compagnia di Canto Popolare – è quello di abbandonare le patrie sponde per cercare fortuna sulla riva atlantica. Saggezza napoletana.

"Lisbona" di Peppe Barra, dal CD “Matina”, 2005