lunedì 11 luglio 2011

“Il Vangelo Secondo Gesù Cristo” sarà adattato al cinema

Il regista Miguel Gonçalves Mendes adatterà al cinema il romanzo “Il Vangelo Secondo Gesù Cristo” di José Saramago.

“É il romanzo di José Saramago che meglio si presta ad essere adattato al cinema”, ha affermato il regista, che, dopo “José & Pilar”, si prepara per il nuovo film. Il progetto è ancora in una fase iniziale. Sarà prodotto dalla Jumpcut, casa di produzione del regista, ma avrà una co-produzione internazionale.
“La lettura della storia è mia”, ma rimane l'essenza del romanzo del Premio Nobel portoghese che tanta polemica causò nel 1990: “la decostruzione dell'immagine di Gesù, la questione della colpa, del libero arbitrio, del Bene e del Male, di sentirci persi, il ruolo stesso della donna, ingiustificato”, elenca il cineasta, ateo, 32enne.

José Saramago, deceduto nel 2010 a 87 anni, nel corso della vita assistette a varie adattazioni cinematografiche dei suoi testi: “Jangada de Pedra”, “Embargo”, e la produzione internazionale “Ensaio Sobre a Cegueira”, del regista brasiliano Fernando Merelles.
Ora é Miguel Gonçalves Mendes ad imbarcarsi nella realizzazione di un lungometraggio, cosciente della difficoltà del progetto, costoso ma anche soprattutto problematico e controverso.

“Il Vangelo Secondo Gesù Cristo”, pubblicato nel 1991, interpreta il testo religioso e racconta la storia di Gesù. L'edizione fu accolta da parte della Chiesa Cattolica non senza critiche.
Al tempo, l'allora sottosegretario alla Cultura, António Sousa Lara, vietò la candidatura del romanzo a un premio letterario, sottoposto a censura e consideranto immorale dai dogmi cristiani. La polemica culminò con la decisione di Saramago di abbandonare il Portogallo, e di trasferirsi definitivamente in Spagna, nell'isola di Lanzarote.
Miguel Gonçalves Mendes si dice pronto ad affrontare le stesse critiche che in passato aveva ricevuto il libro, nonostante “il progetto voglia mettere da parte le polemiche suscitate dal libro al momento della sua pubblicazione ed essere una semplice trasposizione cinematografica di una delle più belle narrative scritte in lingua portoghese”, si legge nella sinossi.

Il regista ha precisato l'importanza della figura narrante all'interno del film, “una specie di coscienza critica e ironica che ci commenta la realtà a cui assistiamo. Ci rendiamo conto solo a metà del film che chi narra è Cristo stesso, o anche il Diavolo”.
Non si conosce ancora la data dell'inizio delle riprese.