giovedì 17 marzo 2011

La felicità sarà un paio di stivali?


Machado de Assis è stato il protagonista della presentazione del libro La felicità è un paio di stivali che si è svolta mercoledì scorso presso la sede dell'Ibrit a Milano. Il professore Vincenzo Russo e la traduttrice Angela Masotti hanno presenziato la conferenza, mettendo in luce forse l'aspetto più originale e moderno dell'autore. La felicità è un paio di stivali è un'antologia di racconti, inediti in Italia. Il titolo della raccolta riprende una frase contenuta nell'ultimo racconto, una chiusa formidabile e una scelta felice che restituisce all'autore la vena satirica e surreale, la prosa ricca e sapiente, persa con le precedenti traduzioni. I racconti sono doppiamente inediti: da un punto di vista editoriale, in quanto in Italia sono stati tradotti e pubblicati 35 racconti, di cui 16 in commercio -esile percentuale, se si pensa che l'autore scrisse, nell'arco della sua vita, più di 200 racconti contenuti in 13 antologie- e da un punto di vista formale, in quanto mostrano la faccia più ironica dell'autore, ancora sconosciuta in Italia. A fronte di una ricchezza di temi – racconti satirici che bersagliano la borghesia, rievocazioni metastoriche, scenari del mondo infantile, racconti in cui gli oggetti e gli animali prendono parola e danno voce ai loro pensieri-, lo stile è originale, graffiante, beffardo.

Machado de Assis rientra nel novero dei grandi scrittori riconosciuti a livello internazionale. Nasce nel 1839 a Rio de Janeiro, da un'umile famiglia di meticci. Trascorre un'infanzia segnata dai drammi famigliari -le morti precoci della madre e della sorella- e dalle precarie condizioni di salute. Svolge, sin da ragazzo, vari mestieri, fra cui quella di tipografo, correttore di bozze e critico letterario del giornale Diário de Rio de Janeiro, lavori che non gli impedirono però di proseguire gli studi e la passione per la letteratura in generale. Machado de Assis traduce nella sua scrittura i cambiamenti storici che segnarono il Brasile di fine ottocento e ci regala uno straordinario spaccato della società e della classe dominante. Figlio del suo tempo storico, con un occhio compensatorio rivolto verso l'Europa, è autore di una vastissima opera in prosa e in poesia. Memórias póstumas de Brás Cubas e Dom Casmurro sono due dei suoi più importanti romanzi.