lunedì 20 giugno 2011

Caio Fernando Abreu, "Dov'è finita Dulce Veiga?"

All’apice del successo, la cantante Dulce Veiga scompare dopo un concerto. Anni dopo, quando ormai pochi la ricordano, a un giornalista viene affidato il compito di ritrovarla per scoprire le ragioni di una fuga inspiegabile quanto misteriosa. Inizia così un’indagine che procede come un’intima e disperata discesa agli inferi nella San Paolo degli anni ’80, alla ricerca di una donna che si trasforma in un’ossessione, un pretesto per parlare di una solitudine in cui si annida un vago senso di colpa e, senza amore, non rimane che paura e rimorso. Il romanzo, caratterizzato da una narrazione vivida e cinematografica,  è stato trasposto in film dal regista Guilherme de Almeida Prado (Onde andará Dulce Veiga, 2007).


Caio Fernando Abreu (1948 - 1996) è oggi riconosciuto come l'esponente più internazionale della nuova letteratura brasiliana, sia per il successo di critica e pubblico, sia per l'attualità e l'universalità della sua voce. Drammaturgo e prosatore straordinario, Abreu è riuscito a raccontare la modernità del suo paese, offrendoci, "un ritratto interiore del Brasile colto in equilibrio sul ciglio dell'abisso". Scrittore coraggioso e anticonformista, durante la dittatura militare non esita a dichiarare apertamente la propria omosessualità. Minato dall'Aids, muore a soli 48 anni. Fra le sue opere - insignite più volte con i principali premi letterari e tradotte in varie lingue - ricordiamo Morangos mofados, Molto lontano da Marienbad (Zanzibar, 1995) e I draghi non conoscono il paradiso (Quarup, 2008).

Dov'è finita Dulce Veiga?, La Nuova Frontiera, 2011, trad. it. A. Aletti, €16,50.