domenica 6 marzo 2011

"Da qualche parte in Africa": un mosaico di specchi

Da qualche parte in Africa, primo romanzo di Hélder Macedo (pubblicato in  Portogallo nel 1991 e in Italia nel 2010), ripercorre la storia delle relazioni fra Portogallo e Africa dal XX secolo, combinando frammenti biografici dell’autore a situazioni raccontate da personaggi fittizi, in modo da rendere impossibile, in alcuni momenti, una netta distinzione fra realtà e finzione. Il romanzo è composto da diciotto capitoli che raccontano la vita del narratore, dall’infanzia all’età matura. Figlio e nipote di dirigenti dell’amministrazione portoghese in Africa, Hélder Macedo si trasferisce spesso a causa delle trasferte del padre. Mozambico, Guinea, São Tomé, Portogallo, la storia che il romanzo racconta di questi paesi non segue la linea cronologica degli avvenimenti. La storia viene raccontata seguendo la linea dei ricordi  dei suoi legami famigliari, scolastici e amorosi. L’autore utilizza quella che lui definisce la “teoria del mosaico”. Le strategie narratologiche adottate dal narratore e la frammentarietà del testo possiedono un importante significato, infatti, il romanzo mette in scena la frammentazione dell’impero portoghese e la formazione delle nuove nazioni africane. Il romanzo appare come un mosaico di specchi che riflette le diverse voci della storia, mettendo in questione il concetto manicheo di verità storica, poiché permette una pluralità di visioni. Nel corso del romanzo vengono fatti diversi riferimenti letterari a Machado de Assis, Cesário Verde, Mário de Sá-Carneiro, Almeida Garrett, Camões e Fernando Pessoa che, tra gli altri, compongono il mosaico a partire da citazioni dirette e indirette.
Da qualche parte in Africa non è un romanzo di facile lettura, ma è una geniale fusione di verità e finzione, di humour e tragedia, in uno stile definito dall’autore “obliquo e dissimulato, interpretazione personale e vagamente originale della nobile tradizione di dire fischi per fiaschi, che è quella di tutta la poesia che si rispetti e della prosa che preferisco”. Attraverso le  memorie frammentate presentate dal narratore-autore si vanno delineando l’impero portoghese e la sua progressiva decadenza.  Da qualche parte in Africa è un romanzo ironico e dissacrante, ma soprattutto è un vero romanzo postcoloniale.
Hélder Macedo, Da qualche parte in Africa, a cura di Margarida Calafate Ribeiro e Roberto Vecchi,  traduzione di Chiara Magnante e Agnese Soffritti, Reggio Emilia, Diabasis, 2010.