giovedì 22 marzo 2012

Uma palavra por semana: "fado"

Lo scorso anno la casa editrice portoghese Porto Editora ha selezionato le dieci parole più rappresentative della lingua portoghese, in base alla loro frequenza d’uso, la loro importanza nel panorama lessicale o per il loro legame con un tema caldo dell’attualità. La lista, scelta da un gruppo di linguisti del Dipartimento dei Dizionari della Porto Editora, conteneva le seguenti parole:  "austeridade", "charter", "desemprego", "emigração", "esperança", "fado", "subsídio", "sushi", "troika" e "voluntariado". Nel 2009 la parola dell’anno era "esmiuçar" e nel 2010 "vuvuzela".
La parola fado (dal latino, “fatum”, significa destino, fato) non è stata selezionata solo in base a questi criteri, ma anche e soprattutto perché rimanda al genere musicale più tipico del Portogallo, almeno dalla metà del XIX secolo. Generalmente cantato da una sola persona (fadista) e accompagnato da una chitarra classica (detta viola) o da una chitarra portoghese, il Fado è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
L’origine del Fado può essere fatta risalire ai canti dei mori che risiedevano nel quartiere della Mouraria, a Lisbona, dopo la riconquista cristiana. La sofferenza, la malinconia, argomenti comuni in questi canti, sono gli stessi temi che ritroviamo nei testi delle canzoni di fado. Sembra però che questa spiegazione sia ingenua e non fondata da un punto di vista etnografico. Non esistono infatti documenti che ne attestino la sua presenza fino al XIX secolo, non era conosciuto in Algarve, ultimo avamposto arabo in Portogallo, né in Andalusia, dove gli arabi rimasero fino alla fine del XV secolo.
Secondo un’altra teoria, anch’essa non completamente fondata, il Fado sembrerebbe essere legato a un altro genere musicale popolare, la Modinha e della sua sintesi con altri genere simili, come il Lundu.
Se l’origine del Fado rimane ancora oggi sconosciuta, è certo comunque che esso sia l’espressione del crogiuolo di culture presenti a Lisbona.
I portoghesi dicono che il luogo migliore per ascoltare il Fado sia nel silenzio della notte, con “a alma que sabe escutar”. Il fadista canta i sentimenti profondi dell’anima portoghese, canta la sofferenza, la nostalgia per i tempi andati, per gli amori perduti, la tragedia, la disgrazie, il destino e la notte, la città e la vita.

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