Una cara e affezionata lettrice del blog "Il Diario Portoghese" ha scritto una calda e intensa lettera di ringraziamento alla cantante di fado Dulce Pontes, in seguito al suo concerto di Roma del 30 u.s.. Certi che le sue sensazioni siano anche le sensazioni di coloro che hanno avuto la possibilità di ascoltare il concerto in diretta tv o dal vivo, non esitiamo a dedicarle la nostra attenzione, riportando la "letterina" qui di seguito.
Muito obrigado, divina Dulce!
Mentre il pubblico si spellava le
mani ad applaudirti, tu congiungevi le tue al petto e con un lieve inchino
ripetevi "muito obrigada". Ora sentiamo di dover dire a te
"muito obrigado, divina Dulce".
Ci hai regalato un'ora e mezza di
puro incanto, hai confermato che le tue corde vocali fanno impallidire gli
stessi strumenti musicali relegandoli a mero accompagnamento. Hai dimostrato
ancora una volta di essere un'interprete completa che al canto affianca
espressività, gestualità, mimica e accenni di danza. La tua "Ondeia"
ci ha rinfrescato il ricordo di una Dulce anche ottima pianista.
Ma lasciamo che siano i critici
musicali a fare il loro mestiere sviscerando ogni tua singola interpretazione:
noi appassionati del mondo lusitano, ci accontentiamo di dirti grazie per la
forza delle emozioni ricevute, segno che vibrano in te tutte le corde che hanno
portato anche noi ad amare la cultura portoghese e stanno racchiuse dentro ogni
sfumatura del fado.
Ci ha colpito la tua semplicità,
tipica dei grandi e il tuo accennare qualche parola in italiano, come quando
hai detto "bravi" ai presenti in sala che ti hanno fatto eco in
qualche refrain su tuo stesso invito. Ci ha commosso la dolcezza con cui,
passando una mano carezzevole sulla fronte di Luis Pontes che ti accompagnava
con la viola do fado, hai voluto comunicare al pubblico: "é mio
fratello". Questa confidenza, venuta quasi a fine concerto, ha suggellato
quella speciale intesa che hai saputo creare tra te e il pubblico: senza
barriere.
"Muito obrigado" anche
nei confronti dell'Orchestra Roma Sinfonietta, diretta dal maestro Paolo
Silvestri, e di Rai5 che ha trasmesso l'evento in diretta dalla sala Santa
Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica di Roma il 30 marzo u.s..
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