Chissà quanti, tra i
pellegrini in cammino verso Santiago che nel tratto da Valença do Minho a Porto
deviano per Barcelos, se ne sono già accorti e hanno deciso di fare una sosta
per una rilassante ed estemporanea lettura. A Barcelinos, caratteristica
località portoghese della municipalità di Barcelos sulle sponde del Rio Cávado,
da poco è stata allestita la più piccola biblioteca esistente in Portogallo,
racchiusa dentro una vecchia cabina telefonica di tipo inglese ormai
inutilizzata e abbandonata. L'inaugurazione, avvenuta il 27 marzo scorso, ha
avuto grande risalto sulla stampa locale e nazionale: benchè non si tratti di
un'iniziativa nuova in assoluto a livello mondiale, sono ancora rari gli esempi
analoghi divenuti realtà.
L'idea originale è
dell'architetto americano Jhon Locke che ha messo a frutto la sua creatività
per cercare di frenare lo smantellamento delle cabine, diventate obsolete
nell'era dei cellulari, e dare loro nuova vita. Partendo dall'osservazione che
negli Stati Uniti quelle rimaste in piedi benchè in disuso, finivano col venir
utilizzate dagli abitanti del quartiere per affiggere volantini, si è chiesto:
perchè non trasformarle in "biblioteche di strada" dove scambiarsi
libri? I primi due esperimenti avviati a Manhattan si sono rivelati
inizialmente non privi di problemi, come la sparizione dei libri o degli stessi
scaffali, ma il fenomeno è poi rientrato tanto che negli Usa marcia e ha fatto
proseliti sia in Germania sia in Inghilterra.
Le notizie più
incoraggianti vengono dalla Gran Bretagna, il Paese più sensibile forse per
l'attaccamento alle mitiche cabine rosse, firmate nel '35 dall'architetto
Gilles Gilber Scott, di cui i cittadini inglesi stentano a volersi disfare. Non
stupisce pertanto che British Telecom abbia già ricevuto centinaia di domande
di adozione da parte di piccole comunità, proprio a tale scopo.
Ma torniamo a
Barcelinhos e soffermiamoci sulla riva sinistra del fiume, dinanzi alla cabina,
per saperne di più. Il quotidiano PÚBLICO ci informa che "la creazione di
questa risorsa culturale si deve al programma 'Libri del Cávado', una collaborazione
pionieristica tra l’amministrazione di Barcelinhos, il Comune di Barcelos e la
Fundação Portugal Telecom. L’idea - riferisce il giornale portoghese - è
partita dalla giunta municipale, ma è stata la Fondazione PT a incaricarsi di
restaurare interamente la replica londinese e di trasportarla da Lisbona a
Barcelinhos". Anche la Fondazione Calouste Gulbenkian di Lisbona ha
contribuito con un sussidio di 300 euro per l’acquisto di pubblicazioni.
"Senza questo
aiuto sarebbe stato impossibile realizzare il progetto", ha dichiarato a
PÚBLICO il Presidente della municipalità José Peixoto, il quale ha così
descritto le finalità dell'iniziativa: “Dare vitalità alla zona costiera,
integrare la biblioteca municipale e incentivare la lettura. Dev’essere - ha
aggiunto - una dimostrazione della nostra biblioteca interiore”.
L'amministratore locale ha poi riferito che "esiste già una base di dati
per registrare tutti i libri raccolti, Il cui numero è necessariamente
limitato, per una questione di spazio. Le opere disponibili saranno
periodicamente rinnovate dal fondo di circa duemila libri in catalogo presso la
biblioteca municipale, a rotazione."
"Eppure nella
cabina - ha puntualizzato - c'è posto per un po’ di tutto, dalle riviste ai
quotidiani del giorno, dalla poesia alle pubblicazioni scientifiche. Anche le
lingue saranno diverse, visto che Barcelinhos è un punto di passaggio lungo il
Cammino di Santiago". Ed ecco con quanto entusiasmo Peixoto descrive la
reazione dei pellegrini all'incontro con la biblioteca: "Chi arriva da
Macieira de Rates, si siede ai tavoli di pietra per godersi il paesaggio, un
momento ideale per leggere. Con la sua vista sul fiume, sul ponte medievale e
sul castello romano, questo è un luogo d’interesse dal punto di vista
paesaggistico e per questo tutta la zona circostante ne è valorizzata”.
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