martedì 13 maggio 2014

Arte contemporanea lusofona: due appuntamenti da non perdere allo Spazio HangarBicocca di Milano

In corso "Installations" del brasiliano Cildo Meireles e in arrivo "Papagaio" del duo João Maria Gusmão-Pedro Paiva che ci porta a São Tomé e Príncipe


Due appuntamenti da non perdere per chi apprezza, del mondo lusofono, anche la crescente affermazione nel settore dell'arte contemporanea. Lo spazio milanese HangarBicocca, nato nel 2004 dalla riconversione di un vasto stabilimento industriale appartenuto all’Ansaldo-Breda, dedica infatti nella stagione primavera-estate 2014 una personale, attualmente in corso, al brasiliano Cildo Meireles e una Mostra, in arrivo a giugno, al duo di artisti portoghesi João Maria Gusmão e Pedro Paiva. Trattandosi di uno spazio pubblico a ingresso libero, Il diario portoghese lo segnala ancor più volentieri ai suoi lettori che volessero approfittare della doppia opportunità.

Cominciamo da "Cildo Meireles. Installations" (dal 27.03 al 20.07.2014) e vediamo di fare conoscenza con uno dei più celebrati artisti del secondo dopoguerra, approdato ora per la prima volta in Italia. Nato a Rio de Janiero nel 1948 e strenuo oppositore della dittatura militare, Meireles appartiene alla generazione che rivitalizzò la scena artistica brasiliana degli anni ’60 ed è considerato il pioniere della cosiddetta "installation art". Tra i primi a sperimentare installazioni immersive e multisensoriali che richiedono il totale coinvolgimento del pubblico, Cildo Meireles -ricordano gli organizzatori della mostra- affronta tematiche sociali e culturali attraverso opere che rivelano pienamente il loro significato solo nel momento in cui sono attraversate, coinvolgendo oltre alla vista, anche l’udito, il tatto, l’olfatto e addirittura il gusto.

La mostra si snoda attraverso un percorso spiazzante, caratterizzato da opere monumentali e piccolissime che catturano lo spettatore anche attraverso l’uso indistinto dei materiali operato dall’artista. L’uso di grandi quantità di oggetti identici o simili per creare ambienti ed effetti visivi nuovi, il suono come elemento centrale nella relazione del pubblico con le opere, e lo spazio quale componente fondamentale nell’enfatizzare i paradossi e le metafore, sono elementi chiave dell’arte di Cildo Meireles efficacemente riassunti -riferiscono gli organizzatori-  nelle 12 installazioni presentate in HangarBicocca. La personale è curata dallo spagnolo Vicente Todolí che aveva già lavorato con Meireles alla Tate Modern di Londra.

Curata da Vicente Todolí anche la Mostra “Papagaio” che sarà inaugurata il 12 giugno prossimo: l'esposizione è dedicata ai portoghesi João Maria Gusmão (nato a Lisbona nel 1979) e Pedro Paiva (nato a Lisbona nel 1977) che con la loro presenza all’ultima Biennale di Venezia si sono contraddistinti per la capacità di utilizzare in modo originale e unico il linguaggio del cinema e delle installazioni. Il percorso espositivo -informa il sito ufficiale- si snoda attraverso diversi ambienti e comprende un ampio numero di opere realizzate tra il 2004 e il 2014, tra cui decine di film in pellicola, tre Camera Obscura (ambienti che richiamano le origini del cinema e della fotografia) e un piccolo cinema.

Di particolare interesse per i lettori del nostro Blog, che in passato hanno dimostrato di apprezzare particolarmente le notizie (rare) riguardanti l’arcipelago di São Tomé e Príncipe, ex colonia portoghese nel Golfo di Guinea, questo annuncio. Tra le dieci opere inedite prodotte in occasione della mostra, spicca un film girato nell'arcipelago. Si tratta proprio di “Papagaio” che dà il nome alla mostra, dove verrà proiettato così come gli altri filmati. Questo però rappresenta una novità: la sua durata supera i 40 minuti, mentre il duo ha sempre realizzato film brevi. Anche a livello di contenuti si preannuncia interessantissimo.


Girato durante una cerimonia animista che ricorda le pratiche voodoo in uso presso le tribù della costa dell’Africa occidentale, il film riprende danze e banchetti per culminare in uno stato di trance collettiva in cui, secondo la credenza animista, i corpi vengono posseduti dagli spiriti dei morti. Questo lavoro si inserisce nel lungo processo di ricerca che i due artisti stanno portando avanti sulle ex-colonie portoghesi. João Maria Gusmão e Pedro Paiva lavorano insieme dal 2001, producendo film, opere scultoree, fotografie, installazioni e antologie di testi che loro stessi descrivono come “finzioni poetico filosofiche”. “Papagaio” resterà aperta fino al 26 ottobre 2014.


HangarBicocca
(via Chiese 2, 20126 Milano)

Orari apertura Mostre:
Dal lunedì al mercoledì: chiuso
Dal giovedì alla domenica: 11.00-23.00


Per ulteriori informazioni vistare il sito 

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