In corso "Installations" del brasiliano Cildo Meireles e in arrivo "Papagaio" del duo João Maria Gusmão-Pedro Paiva che ci porta a São Tomé e Príncipe
Due
appuntamenti da non perdere per chi apprezza, del mondo lusofono, anche la
crescente affermazione nel settore dell'arte contemporanea. Lo spazio milanese
HangarBicocca, nato nel 2004 dalla riconversione di un vasto stabilimento
industriale appartenuto all’Ansaldo-Breda, dedica infatti nella stagione
primavera-estate 2014 una personale, attualmente in corso, al brasiliano Cildo
Meireles e una Mostra, in arrivo a giugno, al duo di artisti portoghesi João
Maria Gusmão e Pedro Paiva. Trattandosi di uno spazio pubblico a ingresso
libero, Il diario portoghese lo segnala ancor più volentieri ai suoi lettori
che volessero approfittare della doppia opportunità.
Cominciamo
da "Cildo Meireles. Installations" (dal 27.03 al 20.07.2014) e
vediamo di fare conoscenza con uno dei più celebrati artisti del secondo
dopoguerra, approdato ora per la prima volta in Italia. Nato a Rio de Janiero
nel 1948 e strenuo oppositore della dittatura militare, Meireles appartiene
alla generazione che rivitalizzò la scena artistica brasiliana degli anni ’60
ed è considerato il pioniere della cosiddetta "installation art". Tra
i primi a sperimentare installazioni immersive e multisensoriali che richiedono
il totale coinvolgimento del pubblico, Cildo Meireles -ricordano gli
organizzatori della mostra- affronta tematiche sociali e culturali attraverso
opere che rivelano pienamente il loro significato solo nel momento in cui sono
attraversate, coinvolgendo oltre alla vista, anche l’udito, il tatto, l’olfatto
e addirittura il gusto.
La
mostra si snoda attraverso un percorso spiazzante, caratterizzato da opere
monumentali e piccolissime che catturano lo spettatore anche attraverso l’uso
indistinto dei materiali operato dall’artista. L’uso di grandi quantità di
oggetti identici o simili per creare ambienti ed effetti visivi nuovi, il suono
come elemento centrale nella relazione del pubblico con le opere, e lo spazio
quale componente fondamentale nell’enfatizzare i paradossi e le metafore, sono
elementi chiave dell’arte di Cildo Meireles efficacemente riassunti
-riferiscono gli organizzatori- nelle 12
installazioni presentate in HangarBicocca. La personale è curata dallo spagnolo
Vicente Todolí che aveva già lavorato con Meireles alla Tate Modern di Londra.
Curata
da Vicente Todolí anche la Mostra “Papagaio” che sarà inaugurata il 12 giugno
prossimo: l'esposizione è dedicata ai portoghesi João Maria Gusmão (nato a
Lisbona nel 1979) e Pedro Paiva (nato a Lisbona nel 1977) che con la loro
presenza all’ultima Biennale di Venezia si sono contraddistinti per la capacità
di utilizzare in modo originale e unico il linguaggio del cinema e delle
installazioni. Il percorso espositivo -informa il sito ufficiale- si snoda
attraverso diversi ambienti e comprende un ampio numero di opere realizzate tra
il 2004 e il 2014, tra cui decine di film in pellicola, tre Camera Obscura
(ambienti che richiamano le origini del cinema e della fotografia) e un piccolo
cinema.
Di
particolare interesse per i lettori del nostro Blog, che in passato hanno
dimostrato di apprezzare particolarmente le notizie (rare) riguardanti l’arcipelago
di São Tomé e Príncipe, ex colonia portoghese nel Golfo di Guinea, questo
annuncio. Tra le dieci opere inedite prodotte in occasione della mostra, spicca
un film girato nell'arcipelago. Si tratta proprio di “Papagaio” che dà il nome
alla mostra, dove verrà proiettato così come gli altri filmati. Questo però
rappresenta una novità: la sua durata supera i 40 minuti, mentre il duo ha
sempre realizzato film brevi. Anche a livello di contenuti si preannuncia
interessantissimo.
Girato
durante una cerimonia animista che ricorda le pratiche voodoo in uso presso le
tribù della costa dell’Africa occidentale, il film riprende danze e banchetti per
culminare in uno stato di trance collettiva in cui, secondo la credenza
animista, i corpi vengono posseduti dagli spiriti dei morti. Questo lavoro si
inserisce nel lungo processo di ricerca che i due artisti stanno portando avanti
sulle ex-colonie portoghesi. João Maria Gusmão e Pedro Paiva lavorano insieme
dal 2001, producendo film, opere scultoree, fotografie, installazioni e
antologie di testi che loro stessi descrivono come “finzioni poetico
filosofiche”. “Papagaio” resterà aperta fino al 26 ottobre 2014.
HangarBicocca
(via Chiese 2, 20126 Milano)
Orari
apertura Mostre:
Dal lunedì al mercoledì: chiuso
Dal giovedì alla domenica: 11.00-23.00
Per
ulteriori informazioni vistare il sito
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