Viaggio
unico alla scoperta del nostro ambiente, l’ultimo progetto di Salgado
rappresenta il tentativo, perfettamente riuscito, di realizzare un atlante
antropologico del pianeta, ma è anche un grido di allarme e un monito affinché
si cerchi di preservare queste zone ancora incontaminate, per far sì che, nel
tempo che viviamo, sviluppo non sia sinonimo di distruzione.
Apre
domani al pubblico la mostra “Genesi” di Sebastião
Salgado, a cura di Lélia Wanick Salgado, mostra promossa e prodotta
dal Comune di Milano - Cultura, Civita, Contrasto e GAmm
Giunti e ideata da Amazonas Images. Il
progetto di Palazzo della Ragione Fotografia va ad arricchire il programma espositivo del
Comune di Milano: “Con questa mostra inauguriamo Palazzo della Ragione quale
spazio dedicato in modo permanente ed esclusivo alla Fotografia – ha commentato
l’assessore alla Cultura Filippo del
Corno – e offriamo un contributo irrinunciabile
all’approfondimento del tema di Expo 2015, che proprio a Milano interrogherà
l’umanità intera sul futuro della sostenibilità per il nostro pianeta”.
L’esposizione,
in programma fino al 2 novembre 2014, è di grande attualità, soprattutto in
questi mesi di preparazione all’EXPO, mentre la città di Milano e il
Paese riflettono sulla sostenibilità dei progetti energetici e
sull’imprescindibile necessità di vivere un rapporto più armonico con il nostro
pianeta.
L’itinerario
fotografico, composto da 245 immagini in bianco e nero, è
suddiviso in cinque sezioni che
ripercorrono le zone in cui Salgado ha realizzato le fotografie: Il
Pianeta Sud, I Santuari della Natura,l’Africa, Il
grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl. Oltre agli
animali - impressi nel suo obiettivo attraverso un lungo lavoro di
immedesimazione con i loro habitat – una particolare attenzione è riservata
anche alle popolazioni indigene ancora vergini: gli Yanomami e i Cayapó
dell’Amazzonia brasiliana; i Pigmei delle foreste equatoriali del Congo
settentrionale; i Boscimani del deserto del Kalahari in Sudafrica; le tribù
Himba del deserto namibico e quelle più remote delle foreste della Nuova
Guinea. Salgado ha trascorso diversi mesi con ognuno di questi gruppi per poter
raccogliere una serie di fotografie che li mostrassero in totale armonia con
gli elementi del proprio ambiente naturale.
Per
maggiori informazioni:
http://www.palazzodellaragionefotografia.it/
Infine, ricordiamo che Il diario portoghese si era già occupato di Sebastião Salgado circa un anno fa, in occasione della mostra al Museo dell'Ara Pacis (Il fotografo brasiliano Sebastião Salgado porta a Roma il pianeta incontaminato).
Infine, ricordiamo che Il diario portoghese si era già occupato di Sebastião Salgado circa un anno fa, in occasione della mostra al Museo dell'Ara Pacis (Il fotografo brasiliano Sebastião Salgado porta a Roma il pianeta incontaminato).
Ciao a tutti! Vi consiglio davvero di andare a visitare la mostra. Sono stato alla presentazione che si è tenuta a Milano il 25 giugno (ma l'avevo già visitata a Londra l'hanno scorso) e devo dire che Salgado riesce a comunicare, anche a voce, tutta la sua visione del mondo e dell'uomo. Ma è senza dubbio nella fotografia il suo medium espressivo più sconvolgente.
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