sabato 4 giugno 2011

Filme do Desassossego

“Filme do Desassossego” è l'adattazione cinematografica del capolavoro letterario “O Livro do Desassossego”, scritto da uno degli eteronimi di Fernando Pessoa, Bernardo Soares.
L'attore principale, Cláudio da Silva, interpreta Bernardo Soares, aiuto contabile che vive in un appartamento in affitto in Rua dos Douradores, a Lisbona. Fra lamenti, elucubrazioni mentali e meditazioni solitarie, vengono rivelati i suoi pensieri più intimi, le sue teorie sulla letteratura e sulla vita, frammenti di inquietudine in un universo immaginario, dove le domande non ottengono risposte e le risposte nascono senza domande. Un film intenso, ricco, fatto di scene forti, dove i corpi danzano plastici, nudi come il libero pensiero; il colore conquista e seduce, come il rosso delle nuvole che corrono sopra Lisbona o il rossetto della bella educatrice; la luce gareggia con l'ombra, in un gioco di contrasti; l'immagine nasce insieme alla frenesia della parola e tende alla ricerca di ciò che non si incontra e il desiderio per ciò che non si può avere; gli oggetti acquistano un significato proprio, ontologico, come i sandali rossi, simbolo di seduzione e pericolo. Il tutto nasce da un ambiente decadente, la Lisbona notturna, sporca, viziata e attuale, dove il caos urbano ben rispecchia l'inquietudine interiore.

Il film, acclamato dalla critica, è stato presentato lo scorso autunno in Portogallo, fuori dai circuiti cinematografici tradizionali. Il regista João Botelho è riuscito sapientemente a fondere insieme poesia e teatralità. Uno spazio importante viene occupato dalla musica, dall'orchestra al fado, dal Rap ai cori clericali. “ Marcha fúnebre para o rei Luís II da Baviera” di Eurico Carrapatoso, brani di Caetano Veloso, Lula Pena o della cantante di fado Carminho fanno da sfondo sonoro alle belle immagini sulla scena.

Uno dei trailer del film: 


Ho sofferto in me, con me, le aspirazioni di tutti i secoli, e hanno passeggiato insieme con me, sulle rive ascoltate del mare, le inquietudini di tutti i tempi. Ciò che gli uomini hanno voluto e non hanno fatto, ciò che facendo hanno ucciso, ciò che le anime sono state e nessuno ha detto: di tutto questo si è formata la sensibilità dell'anima che mi conduceva a passeggio di notte in riva al mare.

Sento la vita come apocalisse e cataclisma. Ogni giorno cresce in me l'incapacità di abbozzare un gesto, addirittura di vedermi affrontare chiare situazioni reali.

"O livro do Desassossego", Bernardo Soares, traduzione di Maria José de Lancastre e Antonio Tabucchi