lunedì 10 ottobre 2011

Mia Couto vincitore del Prémio Eduardo Lourenço 2011


“Ogni terra attende pazientemente        
che giunga la voce che narrerà la
sua storia, e in quest’ attesa le terre
si muovono come in un sogno, fino
a quando la voce del poeta non giunga
e con tenerezza e violenza le risvegli
dal loro letargo”.
(Dalla prefazione di Luis Sepúlveda all'edizione italiana di Terra Sonnambula, Guanda, 2002, p. 5).

Lo scrittore mozambicano Mia Couto è il vincitore della settima edizione del Prémio Eduardo Lourenço, attribuito dal Centro de Estudos Ibéricos (CEI).

La notizia è stata annunciata sabato 8 ottobre 2011 dal rettore dell’Universidade de Coimbra, João Gabriel Silva. Istituito nel 2004, il premio, intitolato al saggista Eduardo Lourenço, mentore e presidente onorario del CEI, viene attribuito a personalità e istituzioni portoghesi o spagnole particolarmente rilevanti nell’ambito della cooperazione e della cultura iberica.
“Lo scrittore Mia Couto ha allargato gli orizzonti della lingua portoghese e della cultura iberica”, ha affermato il rettore dell’Universidade de Coimbra.  Mia Couto rappresenta forse il principale portavoce africano della lusofonia e la sua opera letteraria funziona come un importante stimolo al dialogo, un ponte aperto alla collaborazione culturale fra Africa, Europa e America Latina.
Mia Couto, nato a Beira nel 1955, si è dedicato agli studi di medicina, scegliendo in seguito la strada del giornalismo e della scrittura. Attivo nel campo della difesa dell’ambiente, Mia Couto è noto nell’ambiente letterario per l’uso molto originale della lingua portoghese, che lo scrittore arricchisce in ogni sua opera coniando neologismi molto efficaci. In italiano sono state tradotte le seguenti opere dello scrittore:
Voci all'imbrunire (Lavoro, 1989); Il dono del viandante e altri racconti (Ibis, 2000); Terra Sonnambula (Guanda, 2002); Sotto l'albero del fragipani (Guanda, 2002); Un fiume chiamato tempo, una casa chiamata terra (Guanda, 2005); Ogni uomo è una razza (Ibis, 2006).