lunedì 16 aprile 2012

"A Mãe que Chovia", l'ultima incursione di Peixoto nel mondo della letteratura infantile

Dalla narrativa (si pensi ai romanzi, solo per citarne alcuni, «Nenhum Olhar», «Cemitério de Pianos», «Livro», «Abraço»…) alla poesia (con «Gaveta de Papéis»), l’ultima incursione di Peixoto è nel mondo della letteratura infantile con «A Mãe que Chovia», pubblicato dalla casa editrice portoghese Quetzal. Una storia semplice e al tempo stesso geniale, che aiuta a comprendere il vero significato dell’altruismo e della condivisione.

In A Mãe que Chovia, illustrato da Daniel Silvestre da Silva, Peixoto racconta la storia del figlio della pioggia. Il piccolo giocava con la mamma, si scambiavano coccole e tenerezze. Ma la mamma, che era Mamma Pioggia, andava e veniva e, con l’avvicinarsi dell’Estate, si spostava verso paesi lontani. Come la pioggia se ne andava, la nostalgia arrivava. Il bambino piangeva e piangeva, e anche la madre piangeva, con l’unica differenza che le lacrime della madre erano gocce che cadevano dal cielo. Ogni Autunno, la Mamma Pioggia ritornava e incontrava il ragazzino, ogni anno sempre un po’ più grande e sempre un po’ meno disposto a parlare e a giocare. Il suo piccolino cominciava a crescere, ma non riusciva ad abituarsi agli addii. Voleva che la Mamma fosse sempre con lui, voleva che fosse sempre accanto a lui per dargli una mano, come tutte le altre mamme del mondo. Ogni volta le chiedeva di non partire: “Mamma, non andare. Per favore, non andare via”. Fino a che Mamma Pioggia, con il cuore pieno di commozione, decise di restare. Arrivò però l’Estate, che non fu per niente contenta che tutti i suoi giorni fossero bagnati dalla Pioggia, e chiese aiuto al Vento, per cacciarla via. E così, Mamma Pioggia fu obbligata a partire di nuovo, verso paese distanti, e a lasciare di nuovo solo il povero figlioletto. Arrivò l’Autunno, e con esso Mamma Pioggia. Era entusiasta per il suo ritorno, ma non incontrò il figlio e si disperò. Attraversò con le sue gocce tutte le vie, le piazze, i viali, guardò dentro i camion, le automobili, andò in cerca di suo figlio nei campi di calcio, negli ospedali, nelle stazioni degli autobus, nei cimiteri, nelle discariche. Cercò, cercò… e finalmente lo trovò. Il bambino aveva avuto bisogno di questa lontananza per capire il significato di Mamma Pioggia per la terra: faceva piovere l’amore che dava vita alle piante, le sue gocce riempivano i fiumi e i mari, l’amore di sua mamma si diffondeva nel mondo e lo inondava. “Io sono sicuro di te, tu sei sicuro di me. Mamma, fai piovere Amore dentro di me, fai piovere questa parola anche dentro di me. Tu sei mia mamma e io sono tuo figlio”.
Con una semplicità che disarma, Peixoto ci regala una storia di un figlio che deve imparare a condividere con il mondo ciò che di più prezioso ha. Un esempio di altruismo smoderato. Una storia commuovente, ricca e emozionante, accompagnata da illustrazioni di grande qualità, seppur nella loro semplicità.

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