Dalla narrativa (si pensi ai romanzi, solo per citarne alcuni, «Nenhum Olhar», «Cemitério de Pianos», «Livro», «Abraço»…) alla poesia (con «Gaveta de Papéis»), l’ultima incursione di Peixoto è nel mondo della letteratura infantile con «A Mãe que Chovia», pubblicato dalla casa editrice portoghese Quetzal. Una storia semplice e al tempo stesso geniale, che aiuta a comprendere il vero significato dell’altruismo e della condivisione.
In A Mãe que Chovia, illustrato da Daniel Silvestre da Silva, Peixoto racconta la storia del figlio della pioggia. Il piccolo giocava con la mamma, si scambiavano coccole e tenerezze. Ma la mamma, che era Mamma Pioggia, andava e veniva e, con l’avvicinarsi dell’Estate, si spostava verso paesi lontani. Come la pioggia se ne andava, la nostalgia arrivava. Il bambino piangeva e piangeva, e anche la madre piangeva, con l’unica differenza che le lacrime della madre erano gocce che cadevano dal cielo. Ogni Autunno, la Mamma Pioggia ritornava e incontrava il ragazzino, ogni anno sempre un po’ più grande e sempre un po’ meno disposto a parlare e a giocare. Il suo piccolino cominciava a crescere, ma non riusciva ad abituarsi agli addii. Voleva che la Mamma fosse sempre con lui, voleva che fosse sempre accanto a lui per dargli una mano, come tutte le altre mamme del mondo. Ogni volta le chiedeva di non partire: “Mamma, non andare. Per favore, non andare via”. Fino a che Mamma Pioggia, con il cuore pieno di commozione, decise di restare. Arrivò però l’Estate, che non fu per niente contenta che tutti i suoi giorni fossero bagnati dalla Pioggia, e chiese aiuto al Vento, per cacciarla via. E così, Mamma Pioggia fu obbligata a partire di nuovo, verso paese distanti, e a lasciare di nuovo solo il povero figlioletto. Arrivò l’Autunno, e con esso Mamma Pioggia. Era entusiasta per il suo ritorno, ma non incontrò il figlio e si disperò. Attraversò con le sue gocce tutte le vie, le piazze, i viali, guardò dentro i camion, le automobili, andò in cerca di suo figlio nei campi di calcio, negli ospedali, nelle stazioni degli autobus, nei cimiteri, nelle discariche. Cercò, cercò… e finalmente lo trovò. Il bambino aveva avuto bisogno di questa lontananza per capire il significato di Mamma Pioggia per la terra: faceva piovere l’amore che dava vita alle piante, le sue gocce riempivano i fiumi e i mari, l’amore di sua mamma si diffondeva nel mondo e lo inondava. “Io sono sicuro di te, tu sei sicuro di me. Mamma, fai piovere Amore dentro di me, fai piovere questa parola anche dentro di me. Tu sei mia mamma e io sono tuo figlio”.
Con una semplicità che disarma, Peixoto ci regala una storia di un figlio che deve imparare a condividere con il mondo ciò che di più prezioso ha. Un esempio di altruismo smoderato. Una storia commuovente, ricca e emozionante, accompagnata da illustrazioni di grande qualità, seppur nella loro semplicità.
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