mercoledì 24 aprile 2013

Revolução dos Cravos- 25 abril 1974 - Garofani rossi, un libro e una canzone

Il 25 aprile del 1974 fu  una data epica nella storia del Portogallo: cadde infatti una delle più lunghe dittature mai conosciute da uno stato europeo, instaurata nel '33 da António de Oliveira Salazar. Il diario portoghese vuole rendere omaggio a questo 39/mo anniversario per non trascurare una pagina davvero speciale, diventata nell'immaginario collettivo quasi una favola rivoluzionaria. E' celebre infatti, nel mondo, come Revolução dos Cravos, raro esempio di golpe militare pressoché incruento, grazie al forte sostegno popolare su cui potè contare e persino ingentilito da garofani rossi. Si racconta di una fioraia ambulante, a Lisbona, che la mattina del sollevamento si trovava nella Praça do Comêrcio per vendere i garofani: prese invece ad offrirli ai militari rivoltosi, alcuni dei quali li infilarono nelle canne dei fucili, una sorta di invito alle truppe governative perché non opponessero resistenza.

Anzichè ripercorrere il lungo e travagliato iter storico che portò alla caduta dell' Estado Novo, ovvero del regime di Salazar improntato all'ideologia fascista e proseguito da Marcelo Caetano che lo sostituì nel '68 quando si ritirò per ragioni di salute, il diario portoghese sceglie di commemorare quel 25 aprile attraverso tre suoi simboli. Oltre ai garofani rossi, chiaro simbolo del socialismo, lo caratterizzano anche un libro e una canzone: Il libro è "Portugal e o Futuro", la canzone "Grândola, Vila Morena". Col libro "Portugal e o futuro", uscito nel febbraio '74, il generale António de Spínola ex-governatore della Guiné-Bissau, diede voce al forte malcontento da tempo serpeggiante tra molti ufficiali dell'esercito, logorati ormai dalle lunghe guerre coloniali, dichiarandosi contro il proseguimento delle guerre d'oltremare e invocando una soluzione politica, non militare, per sanare i conflitti.
Il libro fu un caso letterario, un best seller osteggiato dalla dittatura, ma apprezzato dalla maggioranza della popolazione civile perché dimostrava come il fermento anticolonialista avesse contagiato anche porzioni dell'esercito, tradizionalmente considerato fedele al regime e senza il cui apporto difficilmente il Portogallo sarebbe riuscito a voltare pagina. In seguito alle coraggiose tesi del libro, in cui si chiedevano riforme, dialogo e persino autodeterminazione in luogo della feroce repressione, Spinola fu deposto, ma la miccia era ormai accesa. Passerà ben poco tempo, infatti, perchè i giovani militari ribelli, per lo più capitani riuniti nel Movimento delle forze armate (MFA) e guidati dal maggiore Otelo de Carvalho, mettano a segno il colpo di stato. Proprio Spinola sarà chiamato quindi a guidare la Junta de Salvação Nacional Giunta, che transiterà il Paese dalla dittatura fino alle libere elezioni.
"Grândola, Vila Morena", è una storica canzone proibita dal regime. Fu composta nel 1971 da José Afonso  che la dedicò alla "Sociedade Musical Fraternidade Operária Grandolense", una delle prime cooperative e associazioni operaie portoghesi duramente represse dal regime in quanto allora illegali. Afonso aveva conosciuto questa realtà associativa durante un concerto tenuto nel maggio del '64 a Grândola, una cittadina della regione meridionale dell’Alentejo, e ne era rimasto fortemente colpito. Negli anni successivi aveva unito alla musica un'intensa attività politica di oppositore, finendo oggetto di continue censure e cadendo più volte nelle mani della PIDE, la famigerata polizia politica salazarista.
Proprio per il suo significato rivoluzionario, la canzone finì per diventare la colonna sonora del 25 aprile. La mandò in onda "Limite", il seguitissimo programma musicale quotidiano notturno dell'emittente cattolica di Lisbona "Rádio Renascença", alla mezzanotte in punto del 25 aprile 1974. La canzone dette così il segnale d'inizio alla Revolução dos cravos e fu anche utilizzata dai militari, nella notte fra il 24 e il 25 aprile, come segnale di riconoscimento fra i vari reparti. La canzone non è stata finora dimenticata né ha perso attualità: prova ne sia il fatto che le manifestazioni del 2 marzo u.s. contro l'austerità imposta dalla troika, cui hanno partecipato oltre un milione di portoghesi scesi nelle strade di una quarantina di città, si sono concluse con la corale intonazione di "Grândola, Vila Morena" i cui versi parlano di fratellanza, uguaglianza e di sovranità popolare.

José Afonso

Grândola vila morena

Terra da fraternidade
O povo é quem mais ordena
Dentro de ti ó cidade
Dentro de ti ó cidade

O povo é quem mais ordena
Terra da fraternidade
Grândola vila morena

Em cada esquina um amigo
Em cada rosto igualdade
Grândola vila morena
Terra da fraternidade

Terra da fraternidade
Grândola vila morena
Em cada rosto igualdade
O povo é quem mais ordena

À sombra de uma azinheira
Que já não sabia a idade
Jurei ter por companheira
Grândola a tua vontade

Grândola a tua vontade
Jurei ter por companheira
À sombra de uma azinheira
Que já não sabia a idade

 

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