lunedì 4 novembre 2013

Mia Couto: lo scrittore mozambicano si aggiudica il Premio Internazionale Neustadt 2014

Istituito dall'Università dell'Oklahoma è considerato il Nobel letterario nord-americano


Lo scrittore mozambicano Mia Couto continua a mietere successi e, grazie a lui, anche l'Africa lusofona: insignito solo pochi mesi fa a Rio de Janeiro dell'ambito premio Camões, riservato agli autori che hanno contribuito all'accrescimento del patrimonio letterario e culturale della lingua portoghese, spicca ora un salto ancora più alto nel panorama mondiale. Couto si è aggiudicato infatti il premio internazionale Neustadt 2014, considerato il Nobel nord-americano per la letteratura.

Istituito dall'Università dell'Oklahoma nel 1970, il prestigioso riconoscimento del valore di 50mila dollari, ha cadenza biennale: tra i nomi illustri che hanno preceduto Mia Couto, troviamo autori del calibro dell'italiano Giuseppe Ungaretti, del brasiliano João Cabral de Melo Neto, dei colombiani Gabriel García Márquez ed Álvaro Mutis, del messicano Octavio Paz, del finlandese Paavo Haavikko.

Su chi si è imposto Couto? Questi i suoi concorrenti allo scettro in questa edizione: l'argentino César Aira, la vietnamita Duong Thu Huong, l'americano Edward P. Jones, l'ucraino Ilya Kaminsky,il coreano Chang-rae Lee, il mauriziano Edouard Maunick, il giapponese Haruki Murakami, la messicana Cecile Pined e il palestinese  Ghassan Zaqtan.

Di rigore un cenno biografico sulla figura, peraltro ormai nota e pluripremiata, di Mia Couto il cui vero nome è António Emílio Leite Couto: nato a Beira (seconda città mozambicana per importanza) il 5 luglio 1955 da famiglia portoghese, ha utilizzato lo pseudonimo "Mia" sia perchè così lo chiamava il fratello minore non riuscendo a pronunciare bene il suo nome, sia in omaggio alla sua passione per i gatti, visto che "miar" in portoghese significa "miagolare".

Couto non capì subito che la sua strada sarebbe stata la scrittura: era attratto infatti anche dalle discipline scientifiche, tanto che si iscrisse alla facoltà di Medicina interrompendola però ad un certo punto per fare con successo il giornalista, fino a diventare direttore dell'Agência de Informação de Moçambique. Ripresi gli studi universitari successivamente, si laureò in biologia, occupandosi della difesa dell'ambiente.

Esordì letterariamente nel 1980 pubblicando alcune poesie nella raccolta "Sobre literatura moçambicana", realizzata dal grande poeta suo conterraneo Orlando Mendes, anch'egli biologo. Tre anni più tardi pubblicò la sua prima raccolta personale di poesie "Raiz de orvalho", per dedicarsi poi ai racconti ("contos"), destinati a rappresentare il maggior tratto distintivo della sua opera per quel peculiare uso stilistico della lingua portoghese che gli viene unanimemente riconosciuto.



Dai racconti, di cui ha pubblicato ben sei raccolte, Couto è passato anche ai romanzi esordendo nel 1992 con "Terra sonâmbula", un vero successo editoriale sigillato pure dall'omonimo film del 2007 che si avvalse della sceneggiatura cinematografica dello stesso Mia Couto. L'edizione italiana di "Terra sonâmbula", del 2002, si deve all'Editore Guanda che nello stesso anno ha pubblicato anche "Sotto l'albero del frangipani". L'ultima sua opera uscita nella versione italiana è "Ventizinco" (Urogallo, 2013), mentre il suo romanzo più recente "A Confissão da Leoa" (Caminho 2012) non è ancora stato tradotto in italiano. 

Leggi la sinossi del romanzo nel post del 20 maggio 2012 su Il Diario Portoghese

Ascolta l'intervista a Mia Couto a cura di PublishNews TV in occasione dell'uscita del romanzo in Brasile 



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