A Salvador de Bahia la coppia Gil-Veloso sul palco nella "virada do ano"
"Queria desejar um
Feliz Ano Novo. Ano novo cheio de tudo. É difícil você esperar que o novo ano
venha pleno só de coisas boas, porque a vida é um misto de coisas boas e ruins,
elas dialogam o tempo todo. A formação do temperamento, da coragem, da
capacidade de resistência, tudo isso não vem só em função das coisas boas, mas
das coisas não tão boas também. Esse diálogo entre positivo e negativo é
constante. Desejo as pessoas isso: atenção e muita conformidade com os tempos
que virão, com as facilidades e dificuldades novas que virão".
Questo l'augurio che
Gilberto Gil ha rivolto ai suoi concittadini baiani per il 2014, estendendoli
all'intero Brasile, nella lunga notte di
festeggiamenti organizzata dalla Municipalità di Salvador de Bahia per
celebrare la "virada do ano". Il diario portoghese fa sue queste
espressioni augurali, felice di condividerle coi propri lettori, apprezzando la
prevalente saggezza, frutto della intensa esperienza di vita del grande
musicista, piuttosto dell'enfasi tradizionalmente utilizzata in queste
circostanze.
Un augurio caloroso e
positivo, ma anche prudente ci è apparso infatti quello di Gil, conscio che gli
occhi di tutto il mondo in questo nuovo anno sono puntati addosso al suo
Brasile. Non a caso, proprio a cavallo di fine anno, scorrendo i media
internazionali si sprecavano i titoli concordi nel decretare il "2014 l'anno
del Brasile". Intanto la stampa interna brasiliana non cessa di monitorare
le luci e le ombre che avvolgono in due eventi maggiormente attesi: i mondiali
di calcio (12 giugno - 13 luglio) e le elezioni presidenziali (5 ottobre). E l'attesa monta.
Se abbiamo scelto di
focalizzarci sul Réveillon Salvador anziché su quello di Rio o di Florianópolis,
ben più affollati numericamente rispetto alle 150 mila persone radunate in Praça
Visconde de Cairu, è per la presenza sul palco, a fianco di Gilberto Gil, di un
altro mito della musica internazionale: l'amico di sempre Caetano Veloso. Un
sodalizio ben collaudato quello Gil-Veloso che, oltre ad aver co-fondato il
movimento musical-culturale tropicalista grazie a cui si è imposto nel mondo,
ha pure condiviso l'esperienza dell'esilio a Londra ai tempi della dittatura
dopo aver trascorso alcuni mesi di prigionia con l'accusa di "attività
anti-governative".
Coetanei, nati entrambi
nel 1942 nello stato di Bahia, i due amici non hanno mai disgiunto l'impegno
musicale da quello civile e politico. In particolare Gilberto Gil, come si
ricorderà, è stato anche ministro della Cultura dal 2003 al 2008, chiamato
dallo stesso presidente Lula da Silva a ricoprire la carica, poi abbandonata
perché sottraeva troppo tempo alla musica. L'unica dissonanza, se così si può
definire, riguarda proprio Lula di cui Gil fu sostenitore da sempre, mentre
Veloso appoggiava l'ex presidente Ferdinando Enrique Cardoso. Ma se Caetano ha
affidato a Gilberto il compito di rivolgere pubblicamente gli auguri il primo
gennaio 2014, visto il legame tra i due, è lecito ipotizzare che ne abbia
condiviso pienamente lo spirito.
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