venerdì 3 gennaio 2014

Auguri da Gilberto Gil per il 2014: "Queria desejar um Feliz Ano Novo, cheio de tudo..."

A Salvador de Bahia la coppia Gil-Veloso sul palco nella "virada do ano"



"Queria desejar um Feliz Ano Novo. Ano novo cheio de tudo. É difícil você esperar que o novo ano venha pleno só de coisas boas, porque a vida é um misto de coisas boas e ruins, elas dialogam o tempo todo. A formação do temperamento, da coragem, da capacidade de resistência, tudo isso não vem só em função das coisas boas, mas das coisas não tão boas também. Esse diálogo entre positivo e negativo é constante. Desejo as pessoas isso: atenção e muita conformidade com os tempos que virão, com as facilidades e dificuldades novas que virão".

Questo l'augurio che Gilberto Gil ha rivolto ai suoi concittadini baiani per il 2014, estendendoli all'intero Brasile,  nella lunga notte di festeggiamenti organizzata dalla Municipalità di Salvador de Bahia per celebrare la "virada do ano". Il diario portoghese fa sue queste espressioni augurali, felice di condividerle coi propri lettori, apprezzando la prevalente saggezza, frutto della intensa esperienza di vita del grande musicista, piuttosto dell'enfasi tradizionalmente utilizzata in queste circostanze.

Un augurio caloroso e positivo, ma anche prudente ci è apparso infatti quello di Gil, conscio che gli occhi di tutto il mondo in questo nuovo anno sono puntati addosso al suo Brasile. Non a caso, proprio a cavallo di fine anno, scorrendo i media internazionali si sprecavano i titoli concordi nel decretare il "2014 l'anno del Brasile". Intanto la stampa interna brasiliana non cessa di monitorare le luci e le ombre che avvolgono in due eventi maggiormente attesi: i mondiali di calcio (12 giugno - 13 luglio) e le elezioni presidenziali (5 ottobre). E l'attesa monta.

Se abbiamo scelto di focalizzarci sul Réveillon Salvador anziché su quello di Rio o di Florianópolis, ben più affollati numericamente rispetto alle 150 mila persone radunate in Praça Visconde de Cairu, è per la presenza sul palco, a fianco di Gilberto Gil, di un altro mito della musica internazionale: l'amico di sempre Caetano Veloso. Un sodalizio ben collaudato quello Gil-Veloso che, oltre ad aver co-fondato il movimento musical-culturale tropicalista grazie a cui si è imposto nel mondo, ha pure condiviso l'esperienza dell'esilio a Londra ai tempi della dittatura dopo aver trascorso alcuni mesi di prigionia con l'accusa di "attività anti-governative".

Coetanei, nati entrambi nel 1942 nello stato di Bahia, i due amici non hanno mai disgiunto l'impegno musicale da quello civile e politico. In particolare Gilberto Gil, come si ricorderà, è stato anche ministro della Cultura dal 2003 al 2008, chiamato dallo stesso presidente Lula da Silva a ricoprire la carica, poi abbandonata perché sottraeva troppo tempo alla musica. L'unica dissonanza, se così si può definire, riguarda proprio Lula di cui Gil fu sostenitore da sempre, mentre Veloso appoggiava l'ex presidente Ferdinando Enrique Cardoso. Ma se Caetano ha affidato a Gilberto il compito di rivolgere pubblicamente gli auguri il primo gennaio 2014, visto il legame tra i due, è lecito ipotizzare che ne abbia condiviso pienamente lo spirito. 

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