24 anni fa nasceva il giornale portoghese e usciva il 1° disco della cantautrice
Idea originale quella
del quotidiano portoghese PÚBLICO, ben noto ai nostri lettori, di celebrare
l'anniversario della sua nascita avvenuta il 5 marzo 1990, invitando a dirigere
virtualmente il giornale una personalità di spicco del mondo lusofono.
Quest'anno è stata scelta quale "diretora por um dia" la cantante e
compositrice brasiliana Adriana Calcanhotto. Una scelta non casuale visto che
il 2014 è considerato a livello internazionale l'anno del Brasile, sotto i
riflettori sia per via dei Mondiali di calcio sia per le elezioni
presidenziali, tanto che lo stesso quotidiano ha inviato un'equipe di ben sei
giornalisti a percorrere il Paese da Manaus a Rio de Janeiro, raccogliendo i
reportage nella pagina chiamata "Brasil na Estrada". La Calcanhotto
vanta degli illustri predecessori in questa veste inusuale: tra i prescelti dei
passati anniversari figurano lo scrittore António Lobo Antunes, il filosofo
José Gil e il cineasta Miguel Gomes.
Il perché dell'invito
rivolto ad Adriana Calcanhotto è riassumibile in questa breve spiegazione
apparsa sul giornale: "Para muitos portugueses, Adriana Calcanhotto é o
Brasil", si legge. Ciò nonostante -aggiungiamo noi del Diario portoghese-
la cantautrice brasiliana abbia molta famigliarità con il Portogallo, grazie
alle ripetute esibizioni nella sua lunga carriera, culminate nel successo
registrato dal recente tour con lo show ‘Olhos de Onda’. La diretta interessata
non ha avuto esitazioni ad accettare al volo l'invito motivandolo così:
"Porque gosto de viver perigosamente foi que aceitei o convite do
PÚBLICO". Ma era solo una battuta:
nel corso della giornata trascorsa in redazione, seduta alla scrivania assieme
ai vertici del giornale e agli improvvisati colleghi, ha dimostrato infatti di
sentirsi a proprio agio, affabile e partecipe, come si può notare dai video
pubblicati sul sito del giornale on line.
Curiosando per
approfondire le ragioni della scelta caduta sulla Calcanhotto, il Diario
portoghese ha trovato altre spiegazioni. Basta leggere, ad esempio, come viene
descritta: "Gaúcha, nascida em Porto Alegre em 1965, envolveu-se nos meios
musicais e teatrais na juventude e gravou o primeiro disco em 1990, ano em que
o PÚBLICO teve a sua primeira edição". Il giornale sottolinea la
coincidenza di un debutto avvenuto contestualmente, nello stesso anno, come un
segnale di comunanza. Ma vengono a galla anche legami più profondi: si
percepisce il desiderio da parte di PÚBLICO di identificare nell'ospite
brasiliana una sorta di ponte per accorciare la distanza tra i due Paesi.
Pronta ed eloquente la risposta della Calcanhotto che ha chiesto di far pubblicare
il 5 marzo la famosa "carta de Pêro Vaz de Caminha", il documento con
cui il cronista del 1500 annunciava l'avvenuta scoperta della Terra di Vera
Cruz (poi Brasile) all'allora re del Portogallo D. Manuel I.
Tra i momenti salienti
della giornata trascorsa dalla celebre ospite in redazione, oltre al colloquio
informale col vicedirettore inframezzato da esecuzioni in diretta grazie
all'inseparabile chitarra, spicca il dialogo via chat coi lettori, ovviamente
incentrato su temi d'attualità che vive il Brasile. A chi le chiedeva quale sia
la maggior sfida attuale per il Brasile, a parte terminare la costruzione delle
strutture per i giochi, la Calcanhotto non senza ironia ha risposto:
"Terminar as construções para o Mundial e os Jogos me parece desafio suficiente
para o momento". Alla domanda se il rallentamento in atto dell'economia
brasiliana sia un problema o se fosse inevitabile, ha replicato: "Acredito
que inevitável não era, pois muitos analistas económicos andavam a alertar do
que poderia acontecer em relação ao crescimento. E há também o factor
"Mundo", a economia global, os desafios da Europa. Seria difícil, eu
acho, que a economia brasileira andasse de vento em popa neste momento que a
economia mundial vive".
Non sono mancati
argomenti più leggeri. Al lettore che chiedeva: "se io fossi brasiliano
cosa mi consiglierebbe Adriana in Portogallo?" ecco la sua risposta, che
contiene un grande complimento implicito: "Aconselhava a ouvir os
portugueses a construirem as frases em suas lindas melodias". E ancora,
alla domanda se dietro l'allegria generalmente decantata per descrivere il
popolo brasiliano non ritenga nascondersi un po' di tristezza, la Calcanhotto
ha replicato senza mezzi termini: "O Brasil não é só alegria, como
Portugal não é só tristeza". Infine, non poteva mancare la curiosità su
come si sia sentita nel ruolo attribuitole quel giorno da PÚBLICO. Spiritosa e
poco scontata la sua risposta: "Foi o mais interessante Carnaval da minha
vida". Se qualche nostro lettore volesse avere conferma della spontaneità
rivelata dalla cantautrice brasiliana, può collegarsi al link sottostante che
regala anche cinque canzoni godibilissime.
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un commento