martedì 9 dicembre 2014

Azzorre: è un fado insulano e atlantico quello di Zeca Medeiros, nativo di São Miguel

Poliedrico musicista e regista, da 40 anni dà lustro al mondo artistico lusofono



Azzorre queste sconosciute, verrebbe da dire, perché di queste nove isole sperdute in mezzo all'Atlantico non si parla quasi mai. Non fanno notizia, per dirla in termini giornalistici, ma forse in questo sta anche tutta la loro peculiarità intrisa di mistero. Affascinante la storia della loro scoperta e l'etimologia stessa del nome, dovuto all'abbaglio dei naviganti portoghesi che le chiamarono Açores convinti che i grandi uccelli avvistati a sorvolarle fossero i rapaci astori. Di grande impatto la loro natura selvaggia, legata all'intensa attività vulcanica che le ha disseminate di caldere e grotte, senza tuttavia privarle di boschi che ricordano le foreste equatoriali. Qui il turismo non è mai diventato di massa, conquistando piuttosto un'elite di veri amanti della natura.

Questa premessa, solo per richiamare  un po' d'attenzione sulle Azzorre e cominciare a parlarne, ma partendo da dove? Da chi ci è nato e ha contribuito a farle conoscere di riflesso, o da chi pur non essendoci nato, se ne è innamorato e ha deciso di omaggiarle attraverso la sua opera. In altre parole, partendo da chi ha dato lustro al mondo lusofono mettendoci quel tocco in più, insulano e atlantico, tipico dell'Arcipelago. Andremo a conoscere qualche personaggio con tali caratteristiche attraverso post che via via pubblicheremo.

Il primo nome a venirci in mente è José Medeiros, meglio conosciuto come Zeca, poliedrico artista nativo di São Miguel che nella veste di cantautore è diventato il portabandiera del fado insulano. Pochi giorni fa Zeca ha presentato il suo ultimo lavoro dal titolo evocativo "Aprendiz de Feiticeiro, Imagens e Canções", un album con venti nuovi brani. Nel corso della serata-concerto tenuta alla Livraria Ler Devagar di Lisbona il 29 novembre u.s., presenti numerosi musicisti portoghesi, è stato presentato anche un documentario realizzato da Tiago Rosas in cui si rivisita la quarantennale carriera musicale di Medeiros. Ma chi è Zeca? Nato nel 1951 nella maggiore delle isole dell'arcipelago, inizia a 20 anni la sua attività musicale a bordo delle navi, imbarcandosi sul "Funchal". Siamo in pieni anni '70 e come la stragrande maggioranza dei suoi coetanei portoghesi deve svolgere il servizio militare in Angola.

Questa drammatica esperienza segnerà la sua vita riflettendosi in gran parte della sua opera musicale e cinematografica. Sì, perché Zeca è anche un apprezzato regista: rientrato dal servizio militare inizia a lavorare per la tv pubblica portoghese, con base a Lisbona, per rientrare poi nell'isola grazie alla nascita della tv locale. Come autore di serie televisive di grande successo diventa popolarissimo, tanto quanto lo resta musicalmente. Nel 2005 con l'album "Torna-Viagem" viene insignito del Premio José Afonso, dedicato al mitico autore di Grândola, Vila Morena" simbolo della rivoluzione dei garofani,  riservato ai migliori album di musica portoghese. Per avere un'idea dell'importanza di tale riconoscimento ricordiamo che nel 2000 ne era stata insignita Dulce Pontes.

Come definire la sua opera musicale, la sua voce, la sua interpretazione? Peschiamo qualche giudizio dai siti specializzati portoghesi e lo trascriviamo senza aggiungere altro, certi che si commentino da soli. Tutti concordano nel definire la sua una "voz gutural" per la quale è stato paragonato a Tom Waits e il suo stile "ecléctico y abarcante". Gli viene attribuita la capacità di trattare temi anche difficili con  "delicadeza e profundidade"  e gli si riconosce "uma semântica muito própria". Al di là delle espressioni usate per definirlo, è chiaro che la critica musicale portoghese iscrive di diritto Medeiros tra i riferimenti della musica lusofona. Per questo pensiamo valga la pena ascoltarlo, o riascoltarlo se già lo si conosce, in un brano di sicuro impatto: "Fado insulano", nella versione realizzata assieme al rocker portoghese (continentale, essendo nato a Porto) Rui Veloso. Ci auguriamo che la scelta sia gradita.




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