Rappresentanti di tutti i Paesi chiedono a gran voce «più visibilità e libera circolazione opere»
Bella
rosa di scrittori lusofoni quella riunita a Luanda tra il 21 e il 23 gennaio
u.s. nel quinto incontro organizzato dall’UCCLA (União das Cidades Capitais de
Língua Portuguesa). Un’edizione, questa, con due importanti novità: per la
prima volta la riunione è stata ospitata in Angola, a Luanda, spostandosi dalla
brasiliana Natal dove tradizionalmente si svolgeva. Coincidenza ha voluto che l’incontro
si inserisse nell’ambito delle celebrazioni per i 439 anni dalla fondazione
della capitale dell’ex colonia portoghese. Per la prima volta vi hanno
partecipato ben 17 scrittori in rappresentanza di tutti i Paesi di lingua
portoghese, inclusa la new entry Macao.
Gli
occhi erano puntati in particolare sull’ospite macaense, che costituiva una
novità, mentre tra gli altri convenuti c’era famigliarità ormai consolidata.
Miguel Senna Fernandes si è trovato infatti a tu per tu con colleghi - provenienti
da altri angoli del mondo il cui denominatore comune è la lingua parlata
seppure con accenti diversi - che conosceva solo per fama. Citiamo tra questi:
Marco Guimarães (Brasile), José Luís Tavares e João Lopes Filho (Capo Verde),
Tony Tcheka (Guinea Bissau), Ungulani Ba Ka Khosa e Suleiman Cassamo
(Mozambico), José Carlos Vasconcelos e José Fanha (Portogallo), Conceição Lima
(São Tomé e Príncipe ), Luís Cardoso detto Takas (Timor Est). Nutrita la
pattuglia angolana composta da Albino Carlos, António Fonseca, Carmo Neto,
Conceição Cristóvão, Manuel Rui Monteiro e capeggiata da Pepetela (Premio
Camões 1977).
Tema
centrale di questo quinto ELLP (Encontro de Escritores de Língua Portuguesa) “As
Cidades na Literatura” diviso e analizzato in tre sottotemi: “As Migrações e as
Cidades”, “Dinâmicas, Transformações e Ambiente Social” e “A Infância nas
Cidades”. Vista la scarsa attenzione mediatica riservata all’evento difficile reperire
informazioni sulle singole testimonianze portate nel corso dei lavori dai
partecipanti, ciascuno con la sua peculiarità connessa a età, provenienza ed
esperienza difficilmente paragonabili. Per aver un’idea dello spirito che ha
animato le giornate di lavoro non ci resta che attingere qualcosa dalla stampa
locale o dagli scarni comunicati degli organizzatori.
Miguel Senna Fernandes |
Senna
Fernandes ha fatto notare che la Regione «non ha mai avuto una tradizione di
letteratura simile nella concezione a quella della letteratura portoghese o
inglese. Solo negli ultimi 10 anni - ha precisato - si è cominciata a delineare
la necessità di identificarsi nella scrittura di Macao in portoghese». Ha
infine dichiarato di «non considerarsi uno scrittore», perché sarebbe «difficile
esserlo in Macao, dove facilmente si è presi dallo sconforto, a causa della
scarsa proiezione delle opere».
La
scarsa visibilità delle opere letterarie in portoghese e la loro limitata
circolazione, persino tra gli stessi Paesi lusofoni, è stata denunciata
coralmente dagli intervenuti tanto che nel comunicato diffuso a conclusione dei
lavori gli stessi hanno proposto di istituire un riconoscimento per la
produzione letteraria in lingua portoghese delle città che fanno parte della
UCCLA (União das Cidades Capitais de Língua Portuguesa), nonché di porre allo
studio la creazione di un meccanismo che permetta la libera circolazione delle
opere di scrittori lusofoni.
Luis Cardoso |
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