Il forte impatto del disegno “Ébola” pubblicato da Diário de Notícias conquista la giuria
Quando era piccolo gli
dicevano che quella del disegnatore non era una professione e che, se avesse
proseguito nel suo intento, sarebbe finito sotto un ponte. Tuttavia André
Carrilho non si è lasciato scoraggiare e tutto dimostra che ha preso la
decisione migliore. Proprio pochi giorni fa, l’11 luglio scorso, è stato
insignito del “Grande Prémio do World Press Cartoon (WPC) 2015” che gli è stato
consegnato nel corso di una cerimonia a Cascais. A fruttargli il premio, del
valore di 10mila euro, il suo disegno “Ébola” pubblicato sul Diário de Notícias
il 10 agosto 2014. In lizza nella categoria “Desenho Editorial”, l’opera
descrive come sia stato trattato il tema del virus dai mezzi d’informazione al
di fuori dell’Africa. Il suo lavoro, di forte impatto visivo ed emotivo, pochi
giorni dopo la pubblicazione aveva fatto il giro del mondo ed era stato al
centro di analisi e commenti sia sui giornali sia sui social network.
La giuria ha motivato
la scelta di premiare il disegno perché «não expõe apenas o
problema de uma doença devastadora, mas sobretudo denuncia a dualidade de critérios
da imprensa europeia e norte-americana perante a origem das vítimas».
Basta osservare l’immagine per notare come, in un’infermeria piena di pazienti
di colore, l’obiettivo si focalizzi sull’unico ricoverato dalla pelle bianca.
Il riferimento alla grande attenzione esplosa sui media non appena i primi
volontari statunitensi ed europei rientrarono dall’Africa dopo aver contratto
il virus - tema che per settimane monopolizzò le prime pagine e le aperture dei
notiziari radio-tv mentre le migliaia di cittadini africani già falcidiati
dallo stesso batterio non avevano fatto gran notizia fino ad allora - è
evidente. Ecco cosa diceva lo stesso
Carrilho intervistato da “Observador” nell’ottobre 2014: «As pessoas no
continente africano são mais olhadas como uma estatística abstrata do que como
um paciente nos Estados Unidos ou na Europa. Quantas histórias conhecemos de
pacientes africanos? Nenhuma».
Chi è André Carrilho?
Ecco una piccola biografia che aiuta a conoscerlo: nato a Lisbona il 26 luglio
1974 ha lavorato professionalmente dal 1992 come designer, illustratore,
cartoonista, animatore e caricaturista collaborando inizialmente con alcuni tra
i principali giornali e riviste portoghesi. Dopo aver esposto in vari Paesi d’Europa,
in Brasile e negli Stati Uniti, ha cominciato ad accumulare riconoscimenti
nazionali e internazionali tra cui il “Gold Award for Illustrator’s Portfolio”
della Society for News Design (EUA) nel 2002. I suoi lavori più recenti sono
pubblicati da: New York Times, Harper’s, The Independent On Sunday e Vanity
Fair. Ha al suo attivo oltre a libri, cd e dvd, anche un film intitolato “Jantar
em Lisboa”.
Tornando al lavoro che gli
ha fruttato questo recente, importante riconoscimento, questo il suo commento a
caldo a margine della premiazione. «Este prémio é completamente inesperado», ha
dichiarato André Carrilho, aggiungendo: «Só publiquei este desenho porque a minha
mulher acreditou nele, num final de tarde em que mais uma vez se prestou
homenagem aos cartoonistas barbaramente assassinados no Charlie». «Nunca pensei
- ha concluso - que a minha profissão pudesse ser de risco e a violência
pudesse abalar tanto a nossa profissão». Se le parole di Carrilho e la sua “Ébola”
hanno destato un qualche interesse ad approfondire la conoscenza di questo creativo
portoghese che dà lustro al suo Paese, si può consultare il suo sito ufficiale.
Mi piacerebbe davvero tornare a Lisbona. E' davvero un bel posto.. // Dal Blog di Viaggi
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