“As Camélias do Quilombo do Leblon” fa rivivere pagine abolizioniste della storia del Brasile
Reduci dal lungo tour
europeo, sconfinato non senza polemiche pure in Israele, la sorpresa più grande
l’hanno riservata al loro rientro in Brasile. Stiamo parlando di Caetano Veloso
e Gilberto Gil, riuniti in occasione dei
50 anni di amicizia e sodalizio musicale nello show “Dois Amigos, Um Século de
Música” che proseguirà anche in Argentina e Uruguay. Avevamo dedicato un post all’evento in occasione delle tappe italiane, che come prevedibile
hanno registrato l’overbooking e ora ci ritorniamo con una grossa novità. Il 20
agosto scorso, alla Citibank Holl di São
Paulo, la coppia oltre al già ricchissimo programma ha regalato al pubblico di
casa un inedito a ritmo di bossa samba che ne conferma la sensibilità per i
temi sociali.
“As Camélias do
Quilombo do Leblon”, questo il titolo della canzone scritta all’alba del giorno
stesso dell’esibizione, come riferito da Caetano. Il brano ha doppiamente
colpito i fan locali, sia per il tema scelto che riporta a pagine poco note
della travagliata storia del Paese, sia
per il riferimento alla città di Hebron in Cisgiordania, frutto di riflessioni
seguite alla recente tappa in Israele. “O quilombo do Leblon”, un bairro alle porte di Rio de Janiero, fu
una delle comunità abolizioniste che diedero vita a un particolare modello di
resistenza alla schiavitù. Le camelie erano il simbolo di questa forma di
lotta, diffusa nei pressi di alcune grandi città. Bastava piantarle nel proprio
giardino per dichiararsi. I “quilombos urbanos” erano guidati da personalità
pubbliche con un certo peso nel gioco politico, che promuovevano la fuga degli
schiavi facendo da ponte tra le comunità di fuggitivi e i cittadini liberi,
prima ancora che venisse promulgata la famosa “Lei Áurea” (1988).
Del “quilombo do Leblon”
si potrebbe parlare a lungo, tanto ricca e interessante è la sua vicenda: basti
dire che lo storico Eduardo Silva ha scritto al riguardo il saggio “AS CAMÉLIAS
DO LEBLON E A ABOLIÇÃO DA ESCRAVATURA - Uma investigação de história”, un
volume di 144 pagine edito dalla Companhia das Letras. L’idea del libro venne a
Silva quando, camminando lungo il giardino di Casa de Rui Barbosa a Rio de
Janeiro, notò appunto la presenza di piante di camelie. Rui Barbosa, vissuto
dal 1849 al 1923, è uno dei personaggi più celebri della storia brasiliana:
giurista, politico e letterato si distinse come difensore delle libertà civili
e fu tra le figure di spicco del quilombo
di cui la canzone parla. La casa di Rio dove abitò dal 1895 fino alla morte, fu
poi acquistata dal governo brasiliano che nel 1930 la trasformò in Museo. Oggi
è sede dell’omonima Fondazione, attiva nella divulgazione culturale. Il
giardino - come la casa che conserva mobili, oggetti e la ricca biblioteca di
famiglia - sono aperti alle visite.
Ma torniamo al concerto
di Gil e Caetano e al clima particolare che - a quanto riportato dai media
locali - si è venuto a creare la sera di quel 20 agosto a São Paulo, dinanzi al
palco adornato dalle coloratissime bandiere dei 26 stati confederati che
compongono la più estesa nazione del continente sudamericano. C’è chi, come il
sito brasiliano UOL, parla di «clima de karaokê intimista e pura ovação»,
chi dice che non basta parlare di “show”, ma bisogna trovare un nuovo vocabolo
per definire la rappresentazione. È il caso della Folha de S. Paulo che nel suo
articolo ipotizza la creazione di un termine che significhi nel contempo «show,
missa, celebração, louvação». E va anche oltre quando aggiunge che
quella sera non c’erano artisti e fan, bensì «entitades e seus
devotos».
Descrizioni già tanto
eloquenti non hanno bisogno d’altro per trasmettere la magia della serata. Per
completare il quadro, indispensabile tuttavia aggiungere il testo della canzone
inedita che non è stato diffuso non dagli autori, ma trascritto grazie alla
buona volontà dei presenti alla serata. Sempre per merito del pubblico
brasiliano, oltre alla letra si può
gustare l’esecuzione della coppia bahiana ripresa dal vivo, che volentieri
condividiamo coi nostri lettori. Consideriamola idealmente una “ciliegina sulla
torta”, visto che di un compleanno si tratta, cioè dei 50 anni di fraterna
amicizia tra “os dois titãs, os dois filhos mais famosos da Bahia, as
personalidades líderes do Tropicalismo” come Caetano e Gil venivano presentati in
Brasile nell’annunciare il tour.
“As Camélias do Quilombo do Leblon”
(Caetano Veloso/Gilberto Gil)
As camélias do quilombo do Leblon
As camélias do quilombo do Leblon
As camélias do quilombo do Leblon
As camélias
As camélias do quilombo do Leblon
As camélias do quilombo do Leblon
As camélias do quilombo do Leblon
Nas lapelas
Vimos as tristes colinas logo ao sul de Hebron
Rimos com as doces meninas sem sair do tom
O que fazer
Chegando aqui?
As camélias do Quilombo do Leblon
Brandir
Somos a Guarda Negra da
Redentora
Somos a Guarda Negra da
Redentora
As camélias da Segunda
Abolição
As camélias da Segunda
Abolição
As camélias da Segunda
Abolição
As camélias
As camélias da segunda
abolição
As camélias da segunda
abolição
As camélias da segunda
abolição
Cadê elas?
Somos assim, capoeiras
das ruas do rio
será sem fim o sofrer
do povo do Brasil
Nele, em mim, vive o
refrão
As camélias da segunda
abolição virão
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