domenica 14 febbraio 2016

Caetano & Gil: il 6 maggio 2016 concerto straordinario all’Auditorium Parco della Musica di Roma

Unica data italiana per lo show “Dois amigos – Um Século de Música” per i 50 anni di sodalizio





«Per quanto possa sembrare strano, viene a volte da augurarsi l’approvazione di una legge che obblighi i cantanti a esibirsi periodicamente dal vivo in versione esclusivamente acustica. Non solo perché la norma fungerebbe da severa selezione all’ingresso (nella categoria, e ce n’è bisogno), ma soprattutto perché aumenterebbe la possibilità di vivere due ore di pura magia come quelle regalate da Caetano Veloso e Gilberto Gil nel loro concerto di sabato sera alla Villa Arconati di Bollate (Milano)».

Così scriveva Tommaso Pellizzari sul Corriere della Sera il 12 luglio 2015, all’indomani della tappa milanese del tour europeo dei due compositori bahiani per i 50 anni del loro sodalizio. Pare che il suo auspicio si sia avverato piuttosto velocemente, visto che venerdì 6 maggio 2016 all'Auditorium Parco della Musica di Roma -nella Sala Santa Cecilia alle 21- Caetano e Gil torneranno per un concerto straordinario, unica data italiana.

Come resistere, da appassionati dei “dois titãs”, all’impulso di condividere l’emozione sul Blog che del resto non è nuovo a occuparsi delle loro esibizioni? Superfluo ripetere oggi parole già dette e ben note a chi ci segue: siamo convinti che ben poco ci sia da svelare della gigantesca storia musicale, personale, sociale e politica che contraddistingue sia Gilberto sia Caetano. Si sa, ormai è leggenda. Ci limitiamo quindi a stimolare chi ne abbia la possibilità, oltre al desiderio, affinché non perda questo nuovo evento casomai si fosse lasciato sfuggire il più ricco tour italiano del 2015. Dalle stringate informazioni emerse finora, deduciamo che a Roma si potrà assistere al concerto preparato per celebrare i 50 anni di sodalizio intitolato “Caetano&Gil – Two friends, a century of music” con cui finalmente sono tornati ad esibirsi in coppia dopo 21 anni.

Lo show di Roma, organizzato da Amadeus Entertainment e BM, sarà l’occasione di rivivere i successi musicali di entrambe le carriere, il cui repertorio accuratamente scelto sarà accompagnato esclusivamente dal suono delle loro voci e delle due chitarre. Possiamo scommettere che dal mix creato ne uscirà quello che in Brasile si chiama uno «showzaço» espressione efficacissima per rendere l’idea di uno spettacolo superlativo. Chiunque li abbia ascoltati dal vivo sa bene che la presenza degli appassionati italiani, sommata a quella dei lusofoni residenti in Italia coi brasiliani in testa, riesce ad amplificare il clima del concerto aggiungendo vitalità -se mai fosse necessario- all’energia trasmessa dai quasi (incredibilmente) 74enni sul palco.

Fedeli all’impegno di non ripercorrere qui le tappe con cui gli artisti si sono imposti a livello brasiliano e mondiale, fin dal celebre movimento Tropicália co-fondato tra gli altri con Gal Costa e Tom Zé alla fine degli anni ’60 ma osteggiato dalla dittatura, peschiamo invece dal sito dell’Auditorium Parco della Musica di Roma uno spunto che ci appare curioso. Due virgolettati inseriti nel comunicato dell'Auditorium rispondono alla domanda: come Caetano vede Gil e viceversa. Ve li riproponiamo.

CAETANO: «Gil è un grande inventore che non deposita i brevetti. Esercita il suo grande talento con fin troppa modestia, e il suo disprezzo innocente verso la sua stessa grandezza sono due facce di una luna mezza nera e mezza nascosta, che è la sua stessa musica. Ciò che capisco di Gil oggi: per lui, essere un musicista è sempre stato qualcosa di ordinario, un’indole innata che non gli ha mai richiesto troppo lavoro. Vuole discutere di ciò che circonda la musica; insieme ai suoi colleghi vuole studiare una strategia politica di interferenza all’interno del mercato, col risultato di “deprovincializzare” e modernizzare il Brasile. Inoltre, Gil una volta ha dichiarato che, invece di affinare la sua percezione armonica, avrebbe preferito suonare le percussioni».

GIL: «Con Caetano è sempre un alternarsi di momenti emozionanti (come con il maestro João Gilberto) e momenti più da ‘guerriero’ (come nel rock ‘n’ roll). Sempre teso al raggiungimento collettivo dello stato Zen e della completa felicità del pianeta. Con Caetano è sempre stato un affrontare la vita così com’è, indipendentemente dal fatto che ci si trovi in un viaggio aereo o in un rituale Candomblé, che sia essa espressione di civiltà o della mentalità selvaggia. Con Caetano è sempre stato amore e amicizia».  

Per chiudere, un suggerimento: visto che i loro concerti registrano sempre il sold-out, chi volesse assicurarsi la serata unica e straordinaria del 6 maggio si affretti. Ascoltarli dal vivo riserva emozioni speciali non paragonabili a quelle, comunque impagabili, che regalano gli album. A questo proposito, chissà se quanto invocato sempre da Tommaso Pellizzari sul Corriere si avvererà con la stessa rapidità del loro ritorno in Italia. Ecco come chiudeva il suo resoconto sulla serata di Villa Arconati, nel pezzo intitolato “Caetano Veloso e Gilberto Gil due ore di magia acustica in concerto”: «Il concerto è finito e oltre a un sacco di felicità lascia solo una domanda: non si potrebbe avere anche una legge che obblighi Gil&Veloso a fare un album da questo concerto?».
Facciamo nostro questo desiderio.


Il video di Caetano Veloso e Gilberto Gil Expo in città 
al Festival Villa Arconati di Bollate (Milano): 


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