La vincita coincide col centenario della nascita dell’autore alla cui memoria è dedicato il premio
Lo scrittore azzorriano João De Melo ha
vinto il Premio Vergílio Ferreira 2016, giunto alla sua 20/ma edizione.
Scorrendo tra le righe della motivazione addotta dalla giuria troviamo queste
considerazioni: «A sua obra ficcional reveladora de um imaginário trans
figurador poderoso, faz da sua obra uma das mais relevantes da sua geração».
Parafrasando il titolo del suo romanzo Gente
Feliz com Lágrimas con cui si aggiudicò nel 1989 il premio dell’Associação
Portuguesa de Escritores (APE), De Melo ha dichiarato a caldo all’Agenzia Lusa
di sentirsi «feliz sen lágrimas».
Del resto, a unanime giudizio, questo nuovo
importante riconoscimento è solo un’ulteriore conferma dell’importanza ormai
assunta dalle sue numerose opere. De Melo ha infatti al suo attivo una ventina
di libri pubblicati tra romanzi, poesie e cronache di viaggi, tradotti in
diversi angoli del mondo. Il suo palmares vanta ben sei precedenti premiazioni
in altrettanti concorsi letterari, tra cui quelli dedicati a Fernando Namora e
a Eça de Queirós.
Il premio Vergílio Ferreia affianca lo
scrittore -nato nel 1949 a Achadinha, nell’isola di São Miguel- ad altri
importanti autori insigniti dello stesso riconoscimento nelle precedenti
edizioni, del calibro di -per citarne solo alcuni: Agustina Bessa-Luís (2004), Mia
Couto (1999), Fernando Guimarães (2006) e Mário de Carvalho (2009). Succede a
Lídia Jorge che quest’anno ha fatto parte della giuria. «Se este júri decidiu
inscrever-me nesse caminho - ha commentato sempre all’Agenzia Lusa il neo
premiato - pois, então, muito bem, fecho-me no meu pequeno universo para
olhá-lo um bocadinho para dentro, ver o que é que eu fiz dele e o que ele fez
de mim e, em última análise, afirmar que vou, evidentemente, continuar a escrever,
a publicar e a estar por aí».
Il giornale Açoriano Oriental dà molta
enfasi alla notizia riportando altre dichiarazioni dell’illustre conterraneo,
relative all’influenza esercitata sulla sua opera dall’essere nato in quel
particolare luogo. Per De Melo essere isolano-azzorriano costituisce la
«condição essencial» che l’ha reso scrittore, tanto da precisare: «foi sempre o
facto de ser um homem das ilhas, um açoriano, nascido naquele lugar, naquela
ilha, naquele espaço». Lo stesso quotidiano locale delle Azzorre anticipa l’imminente
uscita di un nuovo libro di poesia dell’autore, intitolato Os Navios da Noite e pubblicato dalla casa editrice Dom Quixote di
Lisbona.
Qualche nota biografica per chi non conosca
questo scrittore, purtroppo trascurato dalle case editrici italiane visto che
ci risulta siano stati tradotti solo Gente
felice con lacrime, Autopsia di un
mare in rovina e Antologia del
racconto portoghese, tutti da Cavallo di Ferro. Ultimati gli studi presso
il Seminario dei Domenicani svolti dal 1960 al ’67, De Melo si trasferisce a
Lisbona e inizia a lavorare come giornalista. Il servizio militare lo porta
però nel 1970 in Angola dove rimane 27 mesi in zona di guerra. Da quell’esperienza
nascono diversi libri, tra cui il romanzo Autópsia
de Um Mar de Ruínas che spicca tuttora nel panorama della pur vasta
letteratura portoghese sulla guerra nell’ex colonia. Dopo la rivoluzione dell’aprile
1974 studia preso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lisbona e si laurea
in Filologia Romanza, materia che successivamente insegnerà in istituti
superiori, collaborando nel contempo con autorevoli riviste.
Una curiosità: Gente Feliz com Lágrimas è stata adattata dalla televisione nazionale
portoghese (RTP) in cinque episodi per la regia di José Medeiros e messa in
scena a teatro dal gruppo o Bando per la regia di João Brites. Tornando al
Premio Vergílio Ferreira, ricordiamo che è stato istituito dall’Università di
Évora nel 1997 sia per omaggiare la figura del grande scrittore, vincitore del
Premio Camões nel 1992 da cui prende il nome, sia per valorizzare autori di
romanzi o saggi in lingua portoghese. La cerimonia di premiazione avverrà il
primo marzo prossimo e assumerà particolare rilievo. Si inserisce, infatti,
nell’ambito delle numerose manifestazioni in programma durante l’intero anno
che coincide col centenario della nascita di Vergílio Ferreira (Gouveia- Melo,
18 gennaio 1916- Lisbona, 1 marzo 1996).
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