sabato 2 novembre 2013

“O Som ao Redor” di Kebler Mendonça Filho tra i film in evidenza di Agenda Brasil 2013

Il lungometraggio, scelto dal Ministero della Cultura per rappresentare il Brasile agli Oscar 2014, verrà presentato al pubblico italiano il prossimo 12 novembre


Mancano pochi giorni all’apertura di Agenda Brasil, la manifestazione culturale dedicata al Brasile che si terrà a Milano dall’8 al 15 novembre in diversi spazi della città. Il Diario Portoghese, dopo avere dedicato un post agli appuntamenti del festival, vuole ora concentrare la sua attenzione su uno dei lungometraggi previsti in programma all’interno della rassegna CINEBRASIL: O Som ao Redor.


Primo lungometraggio del critico e cineasta Kebler Mendonça Filho, O Som ao Redor narra dell’arrivo di una milizia in una strada di classe media della zona sud di Recife che cambia la vita dei residenti locali. Mentre alcuni celebrano la pace portata dalla vigilanza privata, altri passano attraverso momenti di estrema tensione.
Lo scenario è quello della città pernambucana, ma potrebbe essere qualsiasi centro urbano divorato dai palazzi e dalla speculazione immobiliare, dove lo Stato cessa di rivestire il suo ruolo di guida e dove la società si assume incarichi che non le spettano, come quello della sicurezza. Marco Palazzini, nella scheda critica del film sul sito di Agenda Brasil, spiega: “Se è vero che una delle principali linee interpretative di questo film denso di significati, in cui ogni inquadratura e ogni suono hanno una collocazione precisa, è riconducibile all’auscultazione della nuova middle-class globale, con le sue paure di vedere invasi e perturbati i propri spazi, Mendonça Filho individua decisamente tale universalità a Recife, nello specifico brasiliano. O Som ao Redor si apre infatti con una serie di foto in bianco e nero sulla vita in una piantagione di canna da zucchero – un tempo la base dell’economia del Pernambuco, dominata da un’esigua élite di “colonnelli” – per passare subito agli ambienti asettici, racchiusi entro architetture “brutte anche se fotogeniche”, riproducibili nella loro standardizzazione e il cui skyline può essere richiamato esplicitamente dalla geometrica disposizione di bottiglie svuotate: in questi condomini che si nega siano abitati da fantasmi (ma la realtà è più complicata) si consuma l’esistenza di una borghesia in espansione, ma non riconciliata”.


 O Som ao Redor procede per accumulo di dettagli apparentemente slegati nella cornice di una storia corale – comunque con le sue figure di riferimento – con una trama divagante, almeno fino all’esplosione finale. Una riflessione sulla storia recente del Brasile, sulle sue tensioni sociali e razziali e sulle sue contraddizioni.
Decisivo il suono (diretto da Nicolas Hallet e Simone Dourado), il cui ruolo viene messo in evidenzia fin dal titolo: “non c’è una colonna musicale” –continua Palazzini- “ma un “tappeto sonoro” incessante e sapientemente costruito (rumori di costruzioni, latrati, elettrodomestici, voci, sirene ed echi del traffico), soprattutto capace di superare le barriere a illusoria protezione delle sfere più intime”.

Statuetta come Miglior Film e Migliore Sceneggiatura  al FestRio 2012, vincitore alla 36/ma Mostra Internazionale del Cinema di São Paulo, premi al Festival de Gramado, O Som ao Redor è stato inserito dal critico A. O. Scott del The New York Times nella lista dei dieci migliori film del 2012. Fuori dal Brasile ha partecipato a 70 Festival.

Guarda il trailer del film: http://www.osomaoredor.com.br/trailer

Qualche nota biografica di Kleber Mendonça Filho: nato a Recife nel 1968, è regista, produttore, sceneggiatore e critico cinematografico. Dopo la Laurea in Giornalismo presso l’Universidade Federal di Pernambuco, ha collaborato con diverse testate giornalistiche, è diventato responsabile della sezione cinema alla Fondazione Joaquim Nabuco e direttore artistico del Janela Internacional de Cinema do Recife. Si è dedicato in seguito alla carriera cinematografica: numerosi i cortometraggi da lui diretti, tra cui A Menina do Algodão (co-diretto insieme a Daniel Bandeira, 2003), Vinil Verde (2004) e Eletrodoméstica (2005). I suoi film gli sono valsi più di 120 premi in Brasile e all’estero e sono stati selezionati in diversi festival cinematografici. La sua prima esperienza nel lungometraggio è il documentario Crítico, che impiega otto anni per essere realizzato. Il regista acquista notorietà quando il film O Som ao Redor viene incluso nella lista dei 10 Migliori Film dell’anno sul The New York Times, al fianco di  Django di Quentin Tarantino e Lincoln di Steven Spielberg. Il Financial Times nel 2013 lo cita tra i 25 brasiliani che meritano attenzione.


La proiezione di O Som ao Redor è prevista per martedì 12 novembre, alle ore 21.00, presso il MIC (Museo Interattivo del Cinema) 

Tutti i dodici film previsti nella rassegna cinematografica saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano presso il MIC e saranno presentati dal critico cinematografico Marco Palazzini.

MIC – Museo Interattivo del Cinema
Viale Fulvio Testi, 121
Tel. 0287242114
Biglietto di ingresso adulti: € 5; € 3 con Cinetessera
Biglietto di ingresso bambini: € 3; un adulto + un bambino € 6

Per maggiori informazioni su orari, prezzi e indicazioni stradali, si veda il sito del MIC 
Per maggiori informazioni sul programma della manifestazione e sulla rassegna cinematografica, si veda il sito dell’associazione culturale Vagaluna.


1 commento:

  1. Sostieni anche tu Agenda Brasil!

    VAGALUNA è un’associazione culturale no profit nata nel 2011 con lo scopo di promuovere la ricerca e la valorizzazione dei diversi linguaggi artistici (cinema, teatro, fotografia), con un’attenzione particolare allo scambio internazionale.
    Per la realizzazione dei suoi progetti, si avvale dell’aiuto concreto di volontari e del sostegno di numerosi sponsor tecnici.

    E' possibile aiutare l'associazione con una donazione. Per saperne di più, scoprire i premi e i dettagli del progetto visita il sito: http://www.buonacausa.org/cause/agenda-brasil-2013

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