mercoledì 4 maggio 2011

Giulia Lanciani Grande Ufficiale dell'Ordem do Infante Dom Henrique

Domani 5 maggio, alle ore 12.00, nell'Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Roma Tre, avrà luogo la Cerimonia di Conferimento della Onorificenza di Grande Ufficiale dell'Ordem do Infante Dom Henrique alla professoressa Giulia Lanciani. Interverranno l’Ambasciatore del Portogallo in Italia, il Rettore dell’Università, il Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.


Il Magnifico Rettore, Prof. Guido Fabiani,
e
S.E. l’Ambasciatore del Portogallo, Fernando d’Oliveira Neves,
sono lieti di invitare la S.V. alla Cerimonia di Conferimento della Onorificenza
di Grande Ufficiale dell’Ordem do Infante Dom Henrique
al Chiar.mo Prof. Giulia Lanciani

Giovedì 5 maggio 2011 alle ore 12.00
Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia
Via Ostiense 234/236 – 00146 Roma

RSVP: Ufficio Cerimoniale e Promozione
tel. 06 57332.207-233-320

lunedì 2 maggio 2011

Feira do Livro de Lisboa 2011

È giunta ormai all' 81° edizione la Fiera del Libro di Lisbona, che si è aperta lo scorso 28 aprile e che terminerà il prossimo 15 maggio con il patrocinio dell'Associação Portuguesa de Editores e Livreiros (APLE). Occupa con i suoi spazi espositivi 240 padiglioni di diverso colore, all'interno dello scenario suggestivo del parco Eduardo VII. L'evento prevede la partecipazione di 450 case editrici e vanta la partecipazione di autori come Lídia Jorge, Mário de Carvalho e Mia Couto.
Il giorno 11 maggio si terrà una sessione dedicata all'editore Francisco Espadinha, fondatore della casa editrice portoghese Presença, con la collaborazione del Conservatorio Nazionale e dell'orchestra Gerações. In ognuna delle tre domeniche si terrà un dibattito sui migliori libri dell'anno divisi per genere - Narrativa, Saggistica e Letteratura per bambini. Il giorno 5 maggio sarà invece dedicato alla lingua portoghese.
Non mancano le consuete attività culturali di più largo respiro: concerti, conferenze, laboratori e presentazioni di novità editoriali riconfermano l'evento come luogo privilegiato per tutti gli amanti della lettura.

Per maggiori informazioni, si veda il sito.

venerdì 29 aprile 2011

VI Rassegna "Brasil Cinema"

Il Cinema Gnomo di via Lanzone 30 a Milano ospiterà, dal 17 al 22 maggio, la rassegna “Brasil Cinema Contemporaneo", giunta quest'anno alla sua sesta edizione. Nel corso della rassegna verranno presentati 8 lungometraggi selezionati tra quelli presentati nei Festivals o nelle sale commerciali brasiliane negli ultimi tre anni, ma non solo. Verranno proiettati, inoltre, dei cortometraggi del regista Marcelo Laffite e del Núcleo Sapos e Afogados, i cui attori sono pazienti della rete pubblica di salute mentale della città di Belo Horizonte.
L’ospite d’onore del festival sarà la giornalista Hildegard Angel, figlia della stilista Zuzu Angel, che sarà a Milano per presentare il film “Zuzu Angel”, del regista Sergio Rezende.
Il via martedì 17 alle ore 20 con il film di Laís Bodanzky, “As melhores coisas do mundo”, incentrato attorno all’universo degli adolescenti di São Paulo.

Il Festival è realizzato in collaborazione con il Consolato Generale del Brasile di Milano, l’Ufficio Cinema del Comune di Milano e TAM Linee Aeree.

Per maggiori informazioni si veda il sito dell'IBRIT.

 

lunedì 25 aprile 2011

Bom 25 de Abril!


O grande dia da minha vida: 25 de Abril de 1974, a queda do regime para-fascista.
Chorei como um cordeirinho. E creio que me embebedei.
Fernando Assis Pacheco
La sollevazione militare del 25 aprile del 1974, conosciuta come 25 de Abril o Revolução dos Cravos (Rivoluzione dei Garofani), rovesciò in un solo giorno il regime politico che affliggeva il Portogallo dal 1926 e venne condotta dagli ufficiali intermediari della gerarchia militare (MFA), capitani che avevano partecipato alla Guerra Coloniale. Poco dopo la mezzanotte del giorno 25 aprile 1974, durante il programma “Limite” – programma notturno di Rádio Renascença -  venne trasmessa una canzone proibita: “Grândola, Vila Morena”, di Zeca Afonso che diede il via al movimento dei capitani: dopo 48 anni di dittatura, il Portogallo tornava alla democrazia. La rivolta militare fu una conseguenza dei 13 anni di guerra coloniale durante i quali i portoghesi combatterono i movimenti di liberazione delle colonie. La lotta del popolo portoghese contro il fascismo e la guerra coloniale si trasformò in un grande movimento di massa che coinvolse tutta la popolazione.
Come raccontò José Afonso stesso, “Grândola Vila Morena” era stata composta in omaggio alla Sociedade Musical Fraternidade Operária Grandolense (Grândola è una cittadina del sud del Portogallo), una delle prime cooperative e associazioni operaie severamente represse dal regime. Sin dal momento della sua apparizione, la canzone fu proibita e, per il fatto di averla eseguita in pubblico più volte, José Afonso subì numerosi arresti ed interrogatori da parte della polizia ordinaria e della PIDE.

Al momento della sua trasmissione come segnale d'inizio per l'abbattimento del regime fascista, “Grândola, Vila Morena” era già una canzone-simbolo.


giovedì 21 aprile 2011

O descobrimento do Brasil

E outra vez conquistemos a Distância —
Do mar ou outra, mas que seja nossa!
Fernando Pessoa

Il 22 aprile del 1500 i marinai della flotta portoghese avvistano un monte nel litorale sud dell'attuale Brasile, dopo una lunga spedizione durata 40 giorni e capitanata da Pedro Álvares Cabral. Da allora, questo avvenimento viene ricordato come il giorno della “scoperta” del Brasile da parte dei portoghesi.

“E assim seguimos nosso caminho, por este mar, de longo, até que, terça-feira, que foram 21 dias de abril, topamos alguns sinais de terra, os quais eram muita quantidade de ervas compridas (...). E quarta-feira seguinte, pela manhã topamos aves (...). Neste dia, a horas de véspera, houvemos vista de terra! Primeiramente dum grande monte, mui alto e redondo; e doutras serras mais baixas ao sul dele; e de terra chã, com grandes arvoredos: ao monte alto o capitão pôs nome - o Monte Pascoal e à terra - a Terra da Vera Cruz”.

Il breve passaggio riportato qui è tratto dalla celebre “Carta do Achamento do Brasil” che lo scrivano Pero Vaz de Caminha inviò al re Don Manuel. Il documento costituisce l'unico racconto di viaggio a noi pervenuto, in cui vengono descritte minuziosamente le fasi della spedizione, nonché il primo incontro dei portoghesi con le popolazioni indigene.

Il ricordo di questo avvenimento ci permette di proporvi il film di Humberto Mauro O descobrimento do Brasil, del 1936. Si tratta di un documentario che ricostruisce con scrupolosa esattezza l'ambientazione storica, attraverso la citazione di alcuni passaggi della lettera di Pero Vaz de Caminha. Per la scena del film “A primeira missa no Brasil”, il regista riproduce fedelmente l'omonimo quadro di Victor Mereilles.

lunedì 18 aprile 2011

Dire quasi la stessa cosa

La teoria della traduzione, e ancor più la sua pratica, è un terreno minato. Ce ne offre un esempio chiaro il sito http://disquiet.com/thirteen.html che propone sedici versioni diverse del poema Autopsicografia di Fernando Pessoa, tradotto dal portoghese all'inglese. A fronte di un sofisticato lavorio di ricerca lessicale, ci sentiamo di raccogliere la lezione di Antoine Berman, secondo cui, chi si propone di tradurre il senso del messaggio, è propenso a concedersi qualsiasi arbitrio. Ogni aggiustamento è pertanto lecito, in nome del “buon scrivere”. Ma il prezzo da pagare è la perdita del senso: chi traduce, stravolge il messaggio. Secondo lo studioso francese, la versione dev'essere letterale, anche a costo di stravolgere, alienare la lingua d'arrivo.

Riportiamo qui il testo originale della poesia. In italiano ne esistono diverse traduzioni, a cura di L. Panarese, G. Tavani, A. Tabucchi e M.J. de Lancastre (Una sola moltitudine, Adelphi) e, infine, P. Ceccucci (Il mondo che non vedo, Rizzoli).

O poeta é um fingidor.
Finge tão completamente
Que chega a fingir que é dor
A dor que deveras sente.
E os que lêem o que escreve,
Na dor lida sentem bem,
Não as duas que ele teve,
Mas só que éles não têm.
E assim nas calhas de roda
Gira, a entreter a razão
Ésse comboio de corda
Que se chama o coração
Fernando Pessoa

Nota: il titolo di questo post, "Dire quasi la stessa cosa", riprende il titolo del famoso libro di Umberto Eco, edito da Bompiani nel 2003.