Rafael Santos, così felice del suo lavoro da trasformarlo prima in blog e poi in libro

Si chiama Rafael
Santos, ha 30 anni, è nato nel quartiere dell'Alfama dove tuttora vive e il suo
sogno era di fare il videoreporter. Aveva anche iniziato a lavorare in quel
settore, collaborando con alcune emittenti televisive, ma la crisi "remava
contro" e non gli consentiva di trasformare quell'attività in un posto di
lavoro stabile. Così Rafael ha cominciato a muoversi anche in altre direzioni e
tentato un concorso alla Companhia Carris de Ferro de Lisboa, l'azienda cittadina
di trasporto pubblico che cercava conducenti. Nella domanda Rafael aveva
espresso la preferenza come "guarda-freio", cioè guidatore dei mitici
tram gialli, ma allora erano disponibili ruoli solo per "motorista de
autocarro" cioè guidatori d'autobus. Il caso ha voluto che fosse
selezionato e da lì è iniziata la vera svolta della sua vita. Dopo la trafila
dell'apprendistato e l'esperienza iniziale alla guida di vari mezzi di
superficie (autocarros) cioè da "motorista", a partire dal 29 giugno
2010 ecco che gli arriva a sorpresa un nuovo incarico: condurrà l'Eléctrico 28,
tram simbolo della città, diventando così "guarda-freio" di un mezzo conosciuto in tutto il mondo.
Non c'è, infatti,
turista passato da Lisbona che non sia salito sulla sferragliante vettura
gialla che affronta pendenze di oltre il 14% con raggi di curvatura inferiori
ai 10 metri, attraversa vicoli stretti (becos) di appena 4 metri lungo il cuore
della vecchia città, per gustare dai finestrini un panorama mozzafiato tra il
fiume Tejo e le colline. Una gita di 40 minuti complessivi per 35 fermate e un'ardua
scarpinata risparmiata spesso a costo di sballottamenti e scossoni, ma
essenziale per chi voglia raggiungere, ad esempio, mete come Nossa Senhora de
Graça, Miradouro de Santa Luzia e Il Castello de Sao Jorge, per citarne solo
alcune. L'"Eléctrico 28" circola dall'alba alle 23 lungo un percorso,
tanto affascinante quanto difficoltoso, che nessun altro mezzo può affrontare.
Oltre ai turisti,
viaggiano a bordo di questo tram i frequentatori abituali che si recano al
lavoro, a scuola, alla cattedrale Santo Antonio da Sé e un po' dovunque. Il
conducente trascorre l'intero arco di servizio coi suoi passeggeri, immerso
come loro in un clima squisitamente popolare, caratterizzato anche da panni
stesi ad ogni balcone e da auto parcheggiate in imprevedibili posizioni. Rafel
Santos apprezza ogni dettaglio di quel tragitto e non gli pesa nemmeno il dover
scendere a girare a mano lo scambio, ogni volta che il comando elettrico
s'inceppa. Il tram è "come una giostra" per Rafael che mentre guida
su e giù per l'Alfama, osserva e ascolta. Gli spezzoni dei discorsi dei
passeggeri sono altrettante storie di vita che lo colpiscono. Perché lasciarsele
scappare? Finito il lavoro, si dedica a mettere in fila per iscritto i ricordi
e nasce così il Blog auto-biografico
"Diário do Tripulante", un modo anche per riprendere il filo
con la sua passione per il giornalismo che pareva essersi definitivamente
spezzato.
